Lessicografia della Crusca in rete

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BISANTE, e anche BISANTO
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BISANTE, e anche BISANTO.
Definiz: Sost. masc. Sorta di moneta antica, che prese il nome da Bisanzio, sede del Basso Impero, dove si coniava. −
Esempio: Nov. Ant. B. 11: Ora andate; tra tutti voi mi recate cento bisanti d'oro.
Esempio: S. Gir. Grad. 57: Come il mal servo che non avea più d'uno bisanto, e quello innascose sotterra, e non lo volse investire a guadagno.
Esempio: Stor. Aiolf. 144: Di questo fatto darotti, disse il castellano, cento bisanti.
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 71: A questa volta aremmo tutti quanti La vita data per quattro bisanti.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 217: Agostari e bisanti,.... il primo non pare che abbia dubbio che dal nome di Augusto si chiamasse; il secondo per avventura dalla città di Bisanzio, seggio allora dell'imperio Greco, ebbe nome.
Definiz: § Bisanti si dissero ancora Certe sottilissime e minutissime rotelline d'oro o d'orpello, che si mettevano per ornamento sulle guarnizioni delle vesti, sulle acconciature del capo, e anche sopra le confetture. Ora diconsi comunemente Lustrini. −
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 2: Le confetture in forma di ghirlande, Le conserve de' più soavi pomi Sparse d'ambra odorata, E tempestate di bisanti d'oro.
Esempio: Bellin. Cap. Matr. 296: E vestita di panno fine fine, E tutta rilucente di bisanti E di codin di pelli zibelline.