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1) Dizion. 5° Ed. .
INVITANTE.
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Dizion. 5 ° Ed.
INVITANTE.
Definiz: Partic. pres. di Invitare. Che invita. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 45: Colle dolci musiche, gli animi di qualunque più all'amoroso giuoco che alle celesti cogitazioni invitanti, vi trovai ec.
Esempio: Bemb. Asol. 98: Le quali (vaghezze) egli ci manda incontro a guisa di messaggi invitantici ad amar lui.
Definiz: § In forma d'Add., usato spesso anche in forza di Sost. Che invita, Invitatore. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 250: Con tale risposta l'invitante si tacque.
Esempio: Salvin. Opp. 307: E quei tosto in drappello Convitati s'adunano nel luogo, Quasi dall'invitante ivi guidati.
Esempio: E Salvin. Disc. 3, 167: Stato non sei invitato al banchetto d'alcuno? Perchè non desti allo invitante quel tanto, per cui si vende la cena.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 135: I due convitati avrebbero voluto godersela (la cena) con tutto il loro comodo; ma l'invitante.... non vedeva l'ora d'andarsene.