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1) Dizion. 5° Ed. .
BACCO.
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Dizion. 5 ° Ed.
BACCO.
Definiz: Sost. masc. Divinità dell'antica mitologia, che facevasi nata da Giove e da Semele, e preside del vino; quindi poeticam. è preso per Il bere, Il far gozzoviglia, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 273: Ha fatti suoi dei Non Giove e Palla, ma Venere e Bacco.
Esempio: Comp. Mantell. 13: Se Vener, Bacco, e 'l gioco e la taverna ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 21: De' lor signor tratto che n'abbia i fili La giusta Parca, anzi Venere e Bacco,.... Portano in bocca qualche giorno il nome, Poi ne l'oblio lascian cader le some.
Definiz: § I. E pure poeticam. prendesi per il Vino medesimo. –
Esempio: Bellinc. Rim. 14 t.: Con Bacco a' freschi troppo si disdice Mangiarsi i paladin con maccheroni.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 756: E come al capo Giungean del solco, un uom che giva in volta, Lor ponea nelle man spumante un nappo Di dolcissimo Bacco.
Esempio: E Mont. Poes. 1, 145: Venian di trivio anch'essi e di bordello, Briachi di livor più che di Bacco.
Definiz: § II. Per Bacco, o per Bacco Baccone, ed anco Corpo di Bacco, si usa come esclamazione di maraviglia o anche di sdegno. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Per Bacco Baccone, Se mi saltano addosso le mie furie,.... Fo un giorno.... dirudina dirudina.