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Dizion. 5° Ed. .
EMBRIONE.
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EMBRIONE. Definiz: | Sost. masc. Feto non ancora del tutto formato, e più genericamente Germe fecondato e che non ha ancora ricevuto la debita forma. |
Dal basso lat. embryum, e questo dal grec. ἔμβρυον. – Esempio: | Ristor. Comp. Mond. 115: L'embrione ch'è nel corpo della madre, tiene lo capo inverso lo capo della madre, e li piedi inverso li piedi. | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 3, 67: Plato, volendo trattare dell'anima, scrisse che si formava lo embrione del corpo umano, e quando venia al punto d'animarsi il feto, allora l'anima li venia dalli cieli. | Esempio: | Varch. Lez. Accad. 43: Tre sono l'openioni più famose di che si generi e formi il parto, o vero l'embrione; chiamato parto ed embrione la creatura, o vero bambino, da che si genera nella matrice in fino a che nasce. | Esempio: | Speron. Op. 1, 68: Or dirò io, se l'embrione le si moveva nel corpo, ella era gravida certamente. | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 402: Embrione. Il feto quando egli è ancora immaturo, nè perfettamente sviluppato, avendo quel corpicciuolo tutte le parti sue in sè raccolte, come piccola macchinetta, che a poco a poco vada spiegandosi e sviluppandosi sino alla destinata grandezza. | Esempio: | Capp. Pens. Educ. 305: A quel modo che nell'embrione le membra del corpo si formano intorno al cuore. |
Definiz: | § I. E Term. dei Botanici. Il frutto di una pianta tuttavia imperfettissimo; ed altresì Il primo rudimento di un corpo organizzato. – | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 402: Embrione chiamano i Botanici il frutto d'una pianta non ancora isviluppato, e imperfetto, dove sono imprigionati li semi o il seme ancor tenero. | Esempio: | Ginann. Malatt. Gran. 273: Piccola pannocchietta, dove stavano racchiusi gli embrioni de' granellini. |
Definiz: | § II. E Term. de' Naturalisti. Il primo rudimento di un corpo inorganico, specialmente rispetto alla sua forma. – | Esempio: | Targ. Viagg. 5, 117: Gli embrioni di spato si sono aggrumati tenacemente insieme. | Esempio: | E Targ. Viagg. 6, 327: Il quarzo, avendo.... teso a formare guglie cristalline, e composto per lo più d'embrioni di esse guglie. | Esempio: | E Targ. Viagg. 6, 394: Cavernette incrostate di vero zolfo, quasi come cristallizzato, e con qualche embrione d'ingemmamenti quasi trasparenti. |
Definiz: | § III. Per similit. – | Esempio: | Lambr. Elog. 11: Giova mirabilmente aver bene compreso, aver impresso nell'animo e fatto nostro un concetto primigenio, un concetto maestro, nel quale, come in embrione, l'intelletto s'accorga degli altri tutti che possono da quello essere generati. |
Definiz: | § IV. E pure per similit. e figuratam., Il primo abbozzo d'un'opera d'ingegno, La prima idea alquanto confusa e assai manchevole di essa opera. – |
Esempio: | Baldin. Decenn. 5, 48: Potè applicarsi a formare come un embrione della vita che e' destinava poi di scrivere. | Esempio: | Targ. Prodr. Tosc. 4: Di queste due opere, le quali presentemente non sono sennonchè embrioni, mi trovo necessitato a pubblicare l'idea. |
Definiz: | § V. E in generale, per Idea confusa, ma germinale, di checchessia; ed altresì per Ciò che è in sè confuso e imperfetto. – | Esempio: | Buomm. Ling. tosc. 24: Quella disposizione di strumenti fa che la voce, la quale era prima una cosa confusa, un embrione, per così dire, diventi elemento. | Esempio: | Ricc. L. Teofr. Caratt. 1, 85: Pare che sia l'infingimento, per prenderne un embrione, una simulazione di fatti e di discorsi nel peggio. |
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