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ANTENNA.
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ANTENNA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Quello stile che s'attraversa all'albero del naviglio, e al quale è legata la vela triangolare, detta vela latina ; ma prendesi anche per Lo stile a cui è attaccata la vela quadra.
Dal lat. antenna. –
Esempio: Colonn. Guid. 109: Si spezzarono gli arbori e stracciaronsi le vele, e ruppersi le funi e fracassaronsi l'antenne.
Esempio: Vill. M. 5, 184: Fece a due galee levare alto gli alberi, e miservi l'antenne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 10: Quel che siede al governo alto sospira, Pallido, e sbigottito ne la faccia, E grida invano, e invan con mano accenna Or di voltare, or di calar l'antenna.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 98: E par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave.
Definiz: § I. Antenna di rispetto chiamasi quella che si tiene in riserbo per i maggiori pericoli. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 44: Gridò Scirocco, aiutaci, Macone, Ed albera l'antenna di rispetto.
Definiz: § II. Figuratam. per Vela. –
Esempio: Tass. Gerus. 15, 32: Tu spiegherai, Colombo, a un nuovo polo Lontane sì le fortunate antenne, Ch'appena seguirà con gli occhi il volo La Fama, ch'ha mille occhi e mille penne.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 32: Qual uom che torni alla gentil consorte, Tal ei da sua magion spiegò l'antenne.
Definiz: § III. E pur figuratam. per Naviglio. –
Esempio: Soldan. Sat. 195: Ove diè fondo la famosa antenna, Che fece il primo oltraggio alla marina.
Esempio: Menz. Poes. 2, 126: Come se la barchetta che sostenne Un picciol flutto, andar voglia del pari Con l'alte navi o l'olandesi antenne.
Esempio: Mont. Poes. 2, 96: Carca frattanto del fatal guerriero Il lido afferra la felice antenna.
Definiz: § IV. Per similit. Antenna dicesi Ogni legno lungo e diritto come stile. –
Esempio: Vill. G. 168: E avevavi su commesso due grandi antenne vermiglie, in su le quali stava e ventolava il grande stendale.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 161: Che così fosse n'abbiam certezza dagl'incavi che son ne' modiglioni, ne' quali si faceano entrar l'antenne.
Definiz: § V. Poeticam. per Asta o Grossa lancia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 48: Quanto sia l'uno e l'altro ardito e franco, Mostra il portar delle massiccie antenne.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 16: Il buon Tancredi, a cui Goffredo accenna, Sua squadra mosse ed arrestò l'antenna.
Esempio: Salvin. Iliad. 561: Disse, e nel grieve orribil scudo spinse La ferrea lancia, e intorno al grande scudo Mugghiò la punta della dura antenna.
Esempio: Alf. Trag. 4, 206: Quand'io con fermo Braccio la salda noderosa antenna, Ch'or reggo appena, palleggiava, io pure Mal dubitar sapea.
Definiz: § VI. Antenne. Term. de' Naturalisti. –
Esempio: Vallisn. Op. 3, 371: Gli storici naturali intendono per antenne quelle pieghevoli corna, sovente alquanto curve, che hanno sul capo le farfalle, alcuni scarafaggi ed altri insetti.
Esempio: E Vallisn. Op. 3, 372: Dal che si vede che Aristotele e i Greci applicarono questo nome [antenna] alle corna piegate e pieghevoli di molti insetti; conciossiachè sono appunto come un piccolo stile alquanto curvo o rauncinato.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 82: Il dì 9, nati moscherini con l'antenne corte.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 83: Il dì 7, nati altri moscioni simili, e molti moscherini con l'antenne lunghe in testa.