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Dizion. 4° Ed. .
RILUCERE, e RELUCERE
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RILUCERE, e RELUCERE.
Definiz: | Avere in se, e mandar fuori luce, Risplendere. Lat. relucere, splendere. Gr.
ἀναλάμπειν,
στίλβειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 73. 7. Come appo loro gli smeraldi ec. che rilucon di mezza notte.
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Esempio: | Fr. Iac. T. 1. 8. 4. Ma colui, che in te riluce, Da lor molto si nasconde.
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Esempio: | Dant. Purg. 18. Questi che vive (e certo io non vi bugio) Vuole andar su, pur che
'l sol ne riluca. |
Esempio: | E Dan. Par. 22. E tanta grazia sovra me rilusse, Che ec.
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Esempio: | Cas. lett. 70. E sappi, che la bellezza, e la maestà della buona ambizione è tale,
e sì fatta, che così come alcuni panni d'oro rilucono eziandío dal rovescio, così ec. |
Definiz: | §. I. Per similit. |
Esempio: | Nov. ant. 56. 1. Per far relucere la giustizia, sì 'l facea guardare ad un grande
cavaliere con comandamento di gran pena, che non lo lasciasse spiccare. |
Definiz: | §. II. Rilucere il pelo, si dice del Comparire benestante, Esser grasso, e fresco, e in buono
stato. |
Esempio: | Fir. As. 301. La pelle era divenuta morbida, com'un velluto, e il pelo mi
riluceva, ch'e' pareva, ch'io fussi stregghiato ogni mattina. |
Esempio: | Luig. Pulc. Bec. 23. La Beca mia è soda, e tarchiatella, Ch'e' le riluce, Dio la
salvi, il pelo. |
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