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Dizion. 5° Ed. .
MISERELLO
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MISERELLO. Definiz: | Diminut. e Vezzeggiat., di Misero. Alquanto misero; ma esprime più specialmente pietà, compassione, per una sventura non meritata. Spesso usato in forza di Sost. – | Esempio: | Dant. Purg. 10: La miserella infra tutti costoro Parea dicer: Signor, ec. | Esempio: | Mart. L. Op. 61: Non dispregiate i miserelli amanti. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 86: Venuto il giorno, che la necessità della ubbidienza de' celesti ammonimenti addomandava la miserella alla destinata pena,... fu tratto ec. | Esempio: | E Firenz. Pros. 2, 156: Correvano le squadre degli addolorati cittadini, e ritrovata la miserella, accompagnavano il suo dolore. | Esempio: | Giambull. P. F. Stor. Europ. 80: E spogliato per una volta la miserella Italia di tutto ciò che avere si potette, se ne tornarono nella Ungheria. | Esempio: | Alam. L. Gir. 20, 52: Io vi consiglio Che senza più contrasto mi doniate I miserei che 'n lagrimoso ciglio Chieggion mercè. | Esempio: | E Alam. Flor. 1, 5: Sono poi cagione spesse volte di infiammar l'animo Di voi miserelle, come a te avviene. | Esempio: | Gell. Circ. 57: Donde nasce che noi non abbiamo.... a pagare uno che ci dia bene spesso la morte, come fate voi miserelle. | Esempio: | Tass. Amint. 1, 2: O miserello, Non disperar, ch'acquisterai costei. | Esempio: | E Tass. Rim. 2, 256: O tu, come ti chiami, o miserella, Che consolar mi vuoi in questo speco? eco. |
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