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1) Dizion. 5° Ed. .
GOLOSITÀ, GOLOSITADE e GOLOSITATE.
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GOLOSITÀ, GOLOSITADE e GOLOSITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Goloso. L'esser goloso; Smoderato desiderio, Avidità grande, Abuso, di cibi squisiti o di bevande delicate; Ghiottoneria, Gola, Vizio della gola. –
Esempio: Dant. Conv. 340: Temperanza, ch'è regola e freno della nostra golosità e della nostra soperchievole astinenza, nelle cose che conservano la nostra vita.
Esempio: Vill. G. 678: E parte di quel popolo [d'Israel] per lo peccato della infedeltà gli consumò [Dio] per ferro; e parte, per lo peccato della golositade, gli perseguitò con le trafitte di serpenti; e parte di loro ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 155: Avendo alla manifesta simonia procureria posto nome, ed alla golosità sustentazioni.
Esempio: Esop. Fav. M. 111: E per la mosca intendi i ghiotti sanz'arte, che seguitano le golosità per le taverne.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 178: Così nel peccato della gola: imperò che l'uomo vi s'induce assai agevolmente, e non sa come: imperò che, cominciando a mangiare per fame, s'induce nella golosità.
Esempio: E Comm. Dant. 1, 181: Ed ancora si può dire che finga tre gole a Cerbero per le tre golosità che ànno avuto nel mondo; cioè di vivande, di confetti, e di vini.
Esempio: Domin. Gov. fam. 125: Mancata l'abstinenzia, e nata la golosità, non si debba la setta d'Epicurio mettere innanzi.
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 47: Leggasi l'orazione fatta al Concilio di Rems, e si vedrà che con maggiore asprezza di quella usata dal Boccaccio vien ripreso lo smoderato lusso, l'abuso de' beni della Chiesa e la golosità de' Prelati.
Definiz: § I. E per Voglia ingorda, abituale e viziosa, di qualche speciale cibo o bevanda. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 573: Fu molto goloso; e tra l'altre golosità n'ebbe una la quale conta nel testo; ch'elli si facea recare l'anguille del lago da Bolsena, che è una città nel Patrimonio, le quali sono le milliori anguille che si mangino, tanto sono grasse e di buono sapore, e faceale mettere e morire nella vernaccia, e poi battere e meschiare con cacio ed uova e certe altre cose, e facevane fare vivande in più maniere.
Definiz: § II. E per Atto da persona golosa, Atto di gola. –
Esempio: Esop. Fav. M. 98: Io ho a casa mangiari di gran dolcezza; nè ho ardire di mangiare sola, e prima vorrei morire, ch'io facessi tanta golosità.
Definiz: § III. Trovasi usalo semplicemente per Moderata inclinazione o disposizione a sodisfare il senso del gusto e ai piaceri di questo. –
Esempio: S. Bern. Pist. 11: La golosità del vile e negligente uomo è sozzura: la golosità del sollecito e diligente uomo è sollazzo.
Definiz: § IV. Figuratam., prendesi per Desiderio sfrenato, Brama, Avidità, di checchessia. –
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 47: Si lavori usandolo per suo aiutorio, e non per golosità di guadagno.
Esempio: Sacch. Op. div. 152: O Iuppiter, che dai influenza a fare l'uomo allegro e goloso, perchè desti tanto gaudio a' Iudei in volere la morte di Cristo? e perchè ebbono tanta fame e golosità della sua morte?