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IERSERA e IERISERA, che anche scrivesi in modo disgiunto IER SERA e IERI SERA.
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IERSERA e IERISERA, che anche scrivesi in modo disgiunto IER SERA e IERI SERA.
Definiz: Avverb. di tempo. Nella sera, o La sera, di ieri; o Ieri verso sera. –
Esempio: Nov. ant. B. 70: Io saprò se 'l mio compagno il vuole vendere, sì come elli disse iersera.
Esempio: Petr. Rim. 2, 213: E vidi duo, che si partir iersera Di questa nostra etate, e del paese ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 131: Questo mio maladetto fratello che iersera ci venne meco a cenare, non se ne va ancora.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 400: Iersera per l'ultima mia si dette notizia alle SS. VV. della giunta della vostra Δ del dì 8.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 27: Iersera desti insieme a dui ricetto: Perchè insieme al levar non siamo dui?
Esempio: Cellin. Vit. 116: Iersera per il gran caldo noi ci spogliammo tutti in bottega.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 32: Così egli scrisse al vecchio a questi giorni, Che ci sarebbe iersera.
Esempio: Red. Lett. 3, 43: Non prima di iersera lunedì fu possibile che ci abboccassimo insieme il signor Gori ed io.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 3: Iersera mi trattenni due ore da lui.
Esempio: Crudel. Rim. 27: Non ti dissi ierisera,... Quando ti chiesi in vano La delicata mano, Che ec.?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 307: Ti do in dono quella schiava che fu iersera a cena teco.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 55: Ho sentito dal biglietto Ierisera giunto a me, Scritto in data del dì 3, Che ec.
Definiz: § E Iersera l'altra, vale La sera innanzi a iersera. –
Esempio: Magal. Lett. 135: Ora io vi racconto come iersera l'altra il serenissimo Principe di Toscana mi fece grazia di mostrarmi due liquori, ec.