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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPERATORE, e anche IMPERADORE.
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Dizion. 4 ° Ed.
IMPERATORE, e anche IMPERADORE.
Definiz: Verbal. masc. da Imperare. Chi o Che impera.
Lat. imperator.
Definiz: § I. Comunemente usasi in forza di Sost., come nome di suprema dignità temporale, e vale Capo di un impero, Sovrano di più Stati, e anche di uno Stato solo. -
Esempio: Dant. Purg. 7: Ridolfo imperador fu, che potea Sanar le piaghe ch'hanno Italia morta.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 349: Pensorono fare uno imperadore, uomo che fusse giusto, savio e potente, figliuolo di santa Chiesa, amatore della fede.
Esempio: Vill. G. 111: Dappoi che Arrigo imperadore ebbe fatto prendere il detto re Guiglielmo, il reame di Puglia ebbe sanza grande contasto.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 273: Cominciò [Ambrogiuolo da Piagenza] a far le maggior risa del mondo, e gabbando il domandò se lo 'mperadore gli avea questo privilegio più che a tutti gli altri uomini conceduto. Bernabò un poco turbatetto disse, che non lo 'mperadore, ma Iddio, il quale poteva un poco più che lo 'mperadore, gli avea questa grazia conceduta.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 162: Rodolfo imperador; questi fu de la casa dei duci d'Austerich, e fu imperadore per li Alamanni, e non passò in Italia, secondo che altri scrive; ma io credo che passasse; imperò che non si chiamerebbe imperadore, se non fusse coronato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 102: Senàpo imperator de la Etiopia, Ch'in loco tien di scettro in man la croce, Di gente, di cittadi e d'oro ha copia.
Esempio: Bemb. Stor. 76: Luigi re di Francia avea con l'Imperatore in Trento fatto pace.
Esempio: Cellin. Vit. 387: Dissi che li pari mia eran degni di parlare a papi e a imperatori ed a gran re, e che delli pari mia n'andava forse un per mondo.
Esempio: Red. Lett. 3, 47: Andò, come le accennai, la canzone all'imperatore.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 441: Considerato altresì, che del tutto non era ancor prostrata la potenza dell'imperatore, udiva [Buonaparte] con benigne orecchie le proposte del principe.
Esempio: Capp. Longob. 170: I papi si strinsero agli imperatori di Occidente, che fu ad entrambi malo innesto.
Definiz: § II. Figuratam., riferiscesi anche a Dio, usato sia assolutam., sia con qualche aggiunto, come del cielo imperatore del cielo, celestiale imperatore celestiale, dell'universo imperatore dell'universo, e simili. -
Esempio: Dant. Inf. 1: Chè quello Imperador, che lassù regna, Perch'io (Virgilio) fui ribellante alla sua legge, Non vuol che in sua città per me sì vegna.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Poichè.... vuol che tu t'affronti Lo nostro Imperadore, anzi la morte, Nell'aula più segreta co' suoi Conti; Sì che, veduto il ver di questa Corte, La speme che laggiù bene innamora In te ed in altrui di ciò conforte, Di' quel che ell'è, ec.
Esempio: E Dant. Conv. 180: Dico e affermo che la donna di cui io innamorai, appresso Io primo amore, fu la bellissima e onestissima figlia dello Imperadore dell'universo, alla quale Pittagora pose nome Filosofia.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 347: Lo Imperadore del cielo providde e mandò nella mente del Papa e de' suoi Cardinali di riconoscere, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 364: Quando lo 'mperador; cioè lo sommo signore, che è Iddio, che sempre regna; cioè lo quale sempre regna.
Definiz: § III. Conforme a proprietà latina, vale Capo supremo di milizie, Duce di esercito, Generalissimo. Ed altresì fu titolo che i soldati romani davano al loro capitano generale dopo una segnalata vittoria. -
Esempio: Colonn. Guid. N. 186: Per comune consentimento di tutti quelli che vi erano presenti, elessero per loro imperadore lo re Agamennone, uomo di molta prodezza.
Esempio: Senec. Pist. 241: Di certo i' credo che la sua anima (di Scipione) sia tornata in cielo, onde ella venne, non perchè fosse grande imperadore e guerriere famoso,... ma ec.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 56: Marco Regolo imperadore del popolo romano fue prigione in Cartagine.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 47: Questo principe avrà quanta eccellenza Aver felice imperator mai debbia: L'animo del gran Cesar, la prudenza Di chi mostrolla a Trasimeno e a Trebbia.
Esempio: Ross. P. Sveton. 1, 32: Pregò per lettere il Senato, che e' non gli fusse tolto il benefizio e la abilità fattagli dal popolo, o veramente che e' fussero costretti ancora gli altri imperatori e capitani a lasciare gli eserciti.
Esempio: Tass. Dial. 3, 203: Direi che l'anime de' greci imperatori e de gli altri gloriosi, i quali esposero la vita per liberar la Grecia, siano state commosse ec.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 5, 166: Quanti re, quanti imperadori di eserciti ed uomini grandi, bevuto il veleno d'amore, ed a sè stessi, ed a' sudditi sono stati causa di rovina?
Esempio: Maff. Stor. diplom. 26: Si asseriva aver lui altre simili testimonianze de' preceduti imperadori, o sia comandanti Romani, e come in virtù di essi dovea egli godere del sacerdozio e principato de' Giudei.
Definiz: § IV. Fu titolo di civile potestà, dato dal Senato Romano ad Augusto ed a' suoi successori. -
Esempio: Malisp. Stor. fior. 7: Poi che Roma fu fatta insino a Giulio Cesare; il quale divenne primo imperatore, si ebbe nel mondo e nella città di Roma molte novitadi.
Esempio: Dant. Purg. 10: Quivi era storiata l'alta gloria Del roman prince, lo cui gran valore Mosse Gregorio alla sua gran vittoria: Io dico di Traiano imperadore.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 1: Sappiate, signori, che Cesaro fu il primo imperadore e 'l più pronto che mai avessono i Romani.
Esempio: Dav. Tac. 1, 4: A Tiberio Nerone e Claudio Druso figliastri aggiunse titoli d'imperatori quando ancora erano in casa sua Gaio e Lucio nati d'Agrippa da lui fatti de' Cesari e, in vista di recusare, ardentemente desiati dirsi principi della gioventù, e destinarsi consoli così fanciulli in pretesta.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 5: Plinio secondo, mentre reggeva la sua provincia, condannati alcuni cristiani, alcuni dal suo posto rimossi, turbato alfine per tanta moltitudine, scrisse a Traiano allora imperatore, che fuori dell'ostinazione di non volere sacrificare agl'idoli, niente altro aveva delle loro cerimonie scoperto che ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 238: In questo nostro museo fra le medaglie mezzane di bronzo ve n'è una coll'imperatore nelle quadrighe con lo scettro consolare.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 96: Diran che un architetto era Platone,... E maestro di musica Bacone, E imperator di Roma il Mongibello.
Definiz: § V. Figuratam., e in ischerzo, per Signore supremo, Padrone assoluto. -
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 37: Che sete voi qua forse il legislatore o il riformatore delle Pandette della Lingua? o, come direbbe il Bartoli, l'imperatore dell'alta e della bassa grammatica?
Esempio: Leopard. Pros. 2, 53: Ciascheduno di noi, se ben fosse un vestito di cenci e che non avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo di essere uno imperatore; non mica di Costantinopoli o di Germania...; ma un imperatore dell'universo; un imperatore del sole, dei pianeti, di tutte le stelle visibili e non visibili; e causa finale delle stelle, dei pianeti, ec.
Definiz: § VI. E poeticam., Imperatore del doloroso regno, vale Dite, Lucifero. -
Esempio: Dant. Inf. 34: Lo imperador del doloroso regno Da mezzo il petto uscia fuor della ghiaccia.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 852: In questi tre ternari l'autor nostro descrive la statura di Dite, e il luogo dove elli era, dicendo così: Lo imperador del doloroso regno; cioè dell'inferno, che è luogo di dolore, ec.
Definiz: § VII. Far conto che passi l'Imperatore. Modo che vale Fingere di non intendere, di non udire, quel che altri dica. -
Esempio: Lipp. Malm. 10, 45: Ma i birri, che buscar temean la morte, Non voglion accettar simil consigli; E fan conto (sebben' ei fa lor cuore) Ch'e' passi tuttavia l'Imperadore.
Esempio: Not. Malm. 2, 772: Fa conto, che passi l'imperadore. Finge di non intendere o di non sentire quel che si dica. Detto forse questo dal tempo, quando era l'imperadore greco Giovanni Paleologo in Firenze al Concilio, che per essersi già fatta famigliar la sua vista, e forse, mancandogli i danari, non comparendo così pomposo, nè con bella compagnia, e appagata anche dalla prima volta in su la curiosità, quando passava per le strade, non doveva far muovere la gente come prima, e come quando egli arrivò; onde si venne a dire, quando uno non si cura di qualche cosa: Facciam conto che passi lo Imperadore.