Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUCIDEZZA
Apri Voce completa

pag.484


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LUCIDEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Lucido. Qualità dell'essere lucido, Lucentezza, Lucidità. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 445: Lucciole sono vermicelli, delle quali luce il corpo pur come fosse fuoco; della quale lucidezza, e del legno della quercia fracido, tratta il filosofo pienamente nel secondo della Meteora.
Esempio: Soder. Agric. 135: E ne sono altre (pietre) di più bello e splendido colore, secondo la bontà dell'umore acqueo, dal qual prendono quella lucidezza,... come si vede nel cristallo di montagna.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 11, Proem. 3: Quantunque volte meco pensando riguardo alla lucidezza del cielo e alla vaghezza della terra, io rinnuovo subito tra me stesso le usate riflessioni, avvertendo con quante diverse situazioni e riverberi di luce questo tutto adorno sia.
Definiz: § I. Detto di pitture a colori. –
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 35: E se a questo aggiunsero i pittori di quella età nel colore e nella lucidezza, saranno stati anche in ciò, come il Coreggio, maravigliosi e divini.
Definiz: § II. Figuratam., vale Chiarezza nel parlare o nello scrivere, Perspicuità, e simili. –
Esempio: Galil. Op. II, 188: Dunque ad altro principio bisogna che ricorriamo, volendo ritrovare la verità di questo fatto. Del quale benchè la cagione sia alquanto di sua natura obstrusa e difficile a esplicazione, tuttavia anderemo tentando, con quella maggior lucidezza che potremo, di render chiara e sensibile.