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1) Dizion. 5° Ed. .
ADONESTARE e AONESTARE
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Dizion. 5 ° Ed.
ADONESTARE e AONESTARE.
Definiz: Att. Coprire sotto specie d'onesto, Dar colore o apparenza di giustizia ad alcuna cosa; Onestare. −
Esempio: Cavalcant. G. Istor. Fior. 1, 46: Stimando.... che per l'una tutela s'aonestasse l'altra, e più forza avesse la ragione di ciascuno.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 147: Quello che è più pernizioso, è vedere come i motori e principi di esse [parti] l'intenzione e fine loro con un pietoso vocabolo adonestano.
Esempio: E Machiav. Stor. 1, 167: E quelle cose dipoi, che eglino hanno o con inganno o con violenza usurpate, per celare la bruttezza dell'acquisto, quello sotto falso titolo di guadagno adonestano.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 257: Dal migliore si piglieranno [le metafore], quando noi vorremo ornare e adonestare una cosa.
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 75: Quelli che queste cose adoperano, e fanno ogni dì leggi a lor senno, non per altro che per distruggere i loro avversarj, adonestano questa loro tirannide con chiamarsi amici della libertà, là dove ne sono nimicissimi.
Definiz: § I. Per Fare onesto. −
Esempio: Rucell. Or. Dial. 11, 2, 238: Quasi che non la ragione, ma la forza autorevole autenticasse il vero, e adonestasse le azioni.
Definiz: § II. Neutr. pass. adonestarsi Darsi apparenza di onesto. −
Esempio: Belc. Pros. 4, 159: Iddio è in ogni luogo, ma ai fedeli.... si approssima; non a coloro, i quali con la sola professione s'aonestano, ma a quelli che con le opere risplendono.
Definiz: § III. E pure Neutr. pass., per Farsi merito, Farsi onore di checchessia. −
Esempio: Dav. Tac. 1, 17: Tiberio s'aonestò di proporne quattro [de' pretori] e non più; ma vincessero senza pratiche.