1)
Dizion. 5° Ed. .
BENEFIZIO, e meno comunemente BENEFICIO,
Apri Voce completa
pag.143
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
BENEFIZIO, e meno comunemente BENEFICIO, Definiz: | dicesi per Prebenda o Rendita ecclesiastica, con obbligo per lo più di recitare gli Ufficj divini, di celebrar messe, o con altri obblighi. − | Esempio: | Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 13: Dee [l'ordinatore] essere costretto di provvedere a costui così ordinato un benefizio convenevole. |
Esempio: | Savonar. Pred. 15: Furono dati li benefizj alli preti, perchè stessino più raccolti alle orazioni, e servire meglio a Cristo, e curare le sue anime. |
Esempio: | Bern. Orl. 67, 4: Caricatevi pur [o preti] di beneficj, Buono appetito e buon stomaco fate, Quando a dir messa andate e gli altri ufficj ec. |
Definiz: | § I. Benefizio chiamasi pure Il possesso o Fondo, da cui si ritrae la rendita del benefizio. |
Definiz: | § II. Benefizio curato, dicesi Quello a cui è annessa una cura d'anime. − | Esempio: | Segner. Op. 4, 513: Trascurando voi la primaria obbligazione di un beneficio curato. | Esempio: | Papin. Lez. Burch. 212: Non tralasciano d'usare ogni loro sforzo per ottenere gli ecclesiastici benefizj curati, e per fas e nefas studian d'arrivarvi. |
Definiz: | § III. Benefizio semplice dicesi quello che non ha obblighi, contrario di Benefizio curato. − |
Esempio: | Targ. Viagg. 11, 166: Conferiva l'abate di detto monastero otto benefizj, parte semplici e parte curati. |
Definiz: | § IV. E per similit. dicesi di Qualunque impiego od ufficio, che dia emolumenti con poco o nessun carico e fatica. |
Definiz: | § V. Aver la paga e il benefizio, modo proverbiale che vale: Esser bene e largamente provveduto. − | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 2: Un cantor con la paga e il beneficio, Grasso, fresco, paffuto, fa la stummia. |
Definiz: | § VI. Lasciare il banco e il benefizio o Piantare il banco e il benefizio, dicesi proverbialm. per Abbandonare ad un tratto un ufficio o un'ingerenza, che riesca più di fastidio che di vantaggio. |
|