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Dizion. 5° Ed. .
ALLEVIARE.
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ALLEVIARE. Definiz: | Att. Render lieve o più lieve, cioè leggiero. |
Dal lat. alleviare. − Esempio: | Dant. Purg. 30: Qual i beati al novissimo bando Surgeran presti, ognun di sua caverna, La rivestita carne allevïando. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 732: La rivestita carne alleviando, cioè alleggerendo li corpi loro; imperò che risusciteranno con le dote de la sottilliezza, de l'agilità, de la impassibilità e de la chiarezza. | Esempio: | Cresc. Agric. volg.: L'essere del quale [aere] nelle cose generate fa giovamento e prode a rarificarle, ed alleviarle, ed in alto mandarle. |
Definiz: | § I. Più comunemente adoperasi in senso figurato per Diminuire, Scemare. − | Esempio: | Cavalc. Esp. Simb. 377: Ietro consigliò Moisè suo genero che, per alleviare la sua fatica, costituisse alcuni giudici e rettori sopra l'udienza del popolo. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 33: Il mondo sarebbe più consolato, vedendo, ancorchè di lontano, qualche medicina, la qual potesse alleviare i suoi dolori. | Esempio: | Salvin. Casaub. 138: In que' libri ne' quali [Boezio] i suoi gravissimi e giustissimi dolori egli a sè divinamente alleviò. |
Definiz: | § II. E pur figuratam. per Recar sollievo, Sollevare. − | Esempio: | Bocc. Fiamm.: Piuttosto forse quelle [passioni] dell'anima via levate, potrebbono il corpo alleviare. |
Definiz: | § III. E in forma di Neutr. Diminuire, Farsi minore. − | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 300: Essendo la pena alleviata, s'uscì della camera. |
Definiz: | § IV. Trovasi anche per Scemare di pregio, di valore. − | Esempio: | Dant. Conv. 77: Fatto mi sono forse più vile che 'l vero non vuole, non solamente a quelli alli quali mia fama era già corsa, ma eziandio agli altri; onde le mie cose sanza dubbio meco sono alleviate. |
Definiz: | § V. Neutr. pass. alleviarsi per Sgravarsi, Partorire. − | Esempio: | Dant. Parad. 16: Al parto, in che mia madre, ch'è or santa, S'allevïò di me, Ond'era grave. |
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