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1) Dizion. 5° Ed. .
ELOCUZIONE.
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ELOCUZIONE.
Definiz: Sost. femm. Maniera di significare con parole le idee o gli affetti; Dicitura.
Dal lat. elocutio. –
Esempio: Cic. Opusc. 307: Elocuzione è acconciamento di parole e di sentenzie avvenanti alla 'nvenzione.
Esempio: Cas. Pros. 2, 75: La bella elocuzione e la vaghezza del parlare, e le amplificazioni, e gli altri ornamenti non vi siano porti da persone; e però conviene avvezzarsi a trovargli da sè.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 329: Mi resta ancora a ragionare d'alcune cose circa l'elocuzione: però che e' si può considerare, come al parlare si dia, per mezo delle parole ed altro, una certa grandezza e parimente una contraria qualità, e finalmente altre condizioni.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 466: Quanto alla forma o apparenza che si dà alla materia, cioè alle scritture, e similemente alle parole, che i Latini chiamano elocuzione, ella vuole avere tre parti: eleganza o vero leggiadria,... composizione o vero ordine, e degnità.
Esempio: Car. Arist. Rett. 197: Ora.... avemo a ragionar de l'elocuzione. Perciò che non basta aver che dire; chè bisogna dir anco come si conviene.
Esempio: E Car. Arist. Rett. 212: Il capo principale de l'elocuzione è la correzione de la lingua.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 588: Se i grandi prosatori della Grecia e del Lazio si spogliano del loro contenuto, se l'attenzione e le altre facoltà dei giovani studiosi si applicano solamente alle parole, alla elocuzione, e alla considerazione materiale e pedestre dei fatti e degli eventi, l'utilità principale di tali studj vien meno.
Definiz: § I. E per Quella parte della Retorica che tratta della elocuzione. –
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 19: L'Arte della Rettorica ammaestra di sapere ben favellare, e fa di sè cinque parti. Invenzione, Disposizione, Elocuzione, Memoria, e Pronunziazione.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 25: È necessario avere le parole, e tutto quello che all'esprimere i nostri concetti appartiene: la qual parte, se bene e' pare che sia compresa dall'Invenzione, l'hanno nondimeno gli autori latini propriamente Elocuzione nominata.
Definiz: § II. Si usò per Locuzione, Frase, Dizione. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 120: Noi siam pur obbligati allo spagnuolo, Poichè con sì elegante elocuzione (cioè il parlare per Vostra Signoria) Ci ha fatto insignorir di qualche duolo.
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 273: Gli ornamenti ancora del parlare, e i lumi e i colori delle sentenze e dell'elocuzioni, ci sono mostrati da Aristotile e da Demetrio bastevolmente: e da loro impariamo ad usare il parlar legato o disciolto, i periodi, gli incisi, i membri, le metafore,... l'allegoria, la reticenza e l'epifonema, o quella elocuzione che porta ornamento, e la iperbole, e la prosopopea, ec.