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CARBONCHIO
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CARBONCHIO.
Definiz: Sost. masc. Nome di pietra preziosa, che si distingue per il colore rosso vivo, simile a quello d'un carbone acceso. Ve n'ha più specie, tra le quali il Granato e il Rubino.
Dal lat. carbunculus. –
Esempio: Domen. Plin. 118: Coi quali hanno commercio solo d'una gioia, che noi chiamiam carbonchio, portata d'Etiopia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 53: Che tutto d'una gemma è 'l muro schietto, Più che carbonchio lucido e vermiglio.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 117: Posto in alte colonne al ciel si leva L'ampio palazzo, u' son le mura intorno Di carbonchi e rubin contesti insieme.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 3: I periti gioiellieri dagli altri rubini gli conoscono; le quali pietre, che di notte risplendono, sono chiamate comunemente carbonchj.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 175: Un bordone coperto d'oro lavorato a musaico, col manico fatto di carbonchi e di perle.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 69, 1: Dicono esser questa pietra [il granato] della spezie del carbonchio.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 138, 2: La differenza che è fra 'l rubino e 'l carbonchio da altro non depende, che dall'eccellenza e perfezione di questa pietra; la quale quando arriva agli ultimi carati, si dice carbonchio. È sua qualità particulare il risplendere maravigliosamente.
Definiz: § I. E per spezie di Fignolo o Enfiato pestilenziale; detto così dall'essere infocato e rosso a guisa di carbone acceso. –
Esempio: Plut. Vit. 86: Ancora consumaronsi le genti della cechità e del calore, e muriano della infermità del carbonchio.
Esempio: Cellin. Vit. 56: Mi prese un gran dolore di testa, con molte anguinaie nel braccio manco, scuoprendomisi un carbonchio nella nocella della mana manca.
Esempio: Salvin. Georg. 3, 206: Chè se gli odiosi panni uom maneggiava, Carbonchj ne venieno.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 473: L'unico carbonchio che io abbia veduto ai miei giorni, fu molti anni sono in un contadino vicino alle risaie.
Esempio: E Targ. Valdin. appr.: Dei carbonchj se ne sono veduti qualche volta anche vicino a Firenze.
Definiz: § II. È anche nome dato ad una Malattia de' bovi. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 186: Questa malattia ha due periodi. Il primo è accompagnato da una forte infiammazione, il secondo vien caratterizzato dalla putredine che ne succede. Nel primo corso del carbonchio, ricorrete ec.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 187: Circa al secondo periodo del carbonchio, la debolezza del bove malato ne porge un sicuro indizio.
Definiz: § III. E per sorta di Malattia che attacca le biade e più specialmente i grani, prodotta da quella specie di funghi che i Botanici chiamano uredo carbo, i quali svolgendosi dentro al fiore coprono la spiga d'una polvere nera, e la intristiscono in modo che il granello non può formarsi. –
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 33: Cospirarono ai danni delle campagne anche la volpe, il carbonchio, la melata.
Esempio: E Targ. Alimurg. 348: Ci assicura di aver provato a seminare il grano mescolato colla polvere di volpe e di carbonchio.
Esempio: E Targ. Alimurg. 349: Un'altra grave malattia ha sofferto nell'anno 1766 il grano siciliano, cioè il carbonchio, del quale ho trovato la descrizione ec.
Definiz: § IV. Carbonchio si disse anche una Sorta d'arena molto calda e quasi simile al carbone, detta altresì Arena carbonara o incarbonchiata. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 58: Lodano sopra tutte queste rene il carbonchio.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 368: Il sabbion maschio e la rena che si chiama carbonchio ne porgono con certezza le acque molto sane ed eterne.