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DETRIMENTO.
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DETRIMENTO.
Definiz: Sost. masc. Danno, Pregiudizio; e più spesso riferiscesi a salute.
Dal lat. detrimentum. ‒
Esempio: Sassett. Lett. 21: Sì come il non la fare (la quaresima) chi può, commette grandissimo male; così credo che non punto minore sia quello di chi la fa, da che ne nasce certo detrimento alla sua sanità, come a voi interverrebbe.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 268: Questo non vi dia impedimento alle vostre faccende temporale, o in detrimento della sanità vostra.
Esempio: Red. Esp. nat. 33: In oltre non ogni olio di qualsisia maniera di tabacco è mortifero, anzi che ve n'è di quello, che di quasi niun detrimento è cagione.
Esempio: Manett. Ragion. 32: Detrimento poi tanto maggiore, o più pronto, può al corpo umano venirne dalle terre che diconsi dai naturalisti gessose, e maggiormente dallo stesso gesso anche mescolato con la buona farina di grano, o di altra biada.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 363: La sostanza muccosa dell'uve, separate o no dalla pianta, non soffre alcun detrimento dalla muffa.
Definiz: § I. E per Danno negli averi, nelle sostanze, nella potenza, e simili; e figuratam. Danno, sia spirituale sia morale. ‒
Esempio: Imit. Crist. 68: Se tu cerchi il tuo guadagno altrove che in Gesù, sentirai grande detrimento.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 412: Solo a una cosa voglio abbi riguardo, ciò è che gli uomini di remo od altro esercizio, che fussono in su detta galea, sieno liberi senz'alcuno detrimento o pericolo.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 401: Queste cose pubbliche si fanno da' governatori poco esperti, le quali da principio si dimostrano essere piccoli errori, di poi partoriscono grandissimi detrimenti.
Esempio: Med. L. Op. 4, 166: Stando serrati [gli occhi] dal sonno, celandosi quella amorosa luce al mondo, di necessità il valore e la forza d'amore ne sentiva detrimento assai.
Esempio: Savonar. Pred. 3: Se ora la ruinassi (la dottrina), saria gran detrimento della fede.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 6: Non si lassi seguir questa battaglia, Che ne sarebbe in troppo detrimento.
Esempio: Cas. Pros. 3, 76: Non possono [le cose] rimanere nel loro debito stato senza l'aiuto del Re, nè cadere senza detrimento di S. Maestà Cristianissima.
Esempio: Giannott. Op. 1, 138: Provedere che i cittadini non venisseno in tanta altezza; o temperare in modo la repubblica, che la grandezza loro le partorisse utilità e non detrimento.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 187: Ne potrebbe seguire, non lo facendo, gran detrimento alla redità.
Esempio: Fag. Rim. 3, 92: Ed or mi reca spesa e detrimento.
Esempio: Mont. Poes. 2, 44: Il console provvegga Che non riceva detrimento alcuno La repubblica.
Definiz: § II. Pure in senso morale e figuratam., vale Conculcazione, Depressione, ed anche Dispregio, Avvilimento. ‒
Esempio: Dant. Conv. 291: Ultimamente, quando si dice: E tocca tal, ch'è morto e va per terra, a maggiore detrimento dico questo cotal vilissimo essere morto, parendo vivo. Dov'è da sapere che veramente morto il malvagio uomo dire si può, e massimamente quelli che dalla via del buono suo anticessore si parte.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 6: Certi altri in altra guisa essere state le cose da me raccontate, che come io le vi porgo, s'ingegnano in detrimento della mia fatica di dimostrare.
Esempio: Zibald. Andr. 40: Di questo seguita perpetuo vituperio, del quale nasce cattività, e conduce l'uomo a detrimento della legge, distrazione della famiglia, e ruina di tutto il corpo.