Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NOVERCA.
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NOVERCA.
Definiz: Sost. femm. Matrigna; ma non si userebbe che nel linguaggio poetico.
Dal lat. noverca. –
Esempio: Dant. Parad. 17: Qual si parti Ippolito d'Atene Per la spietata e perfida noverca, Tal di Fiorenza partir ti conviene.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 38: La sua noverca Iulia si fe' sposa.
Esempio: E Ubert. Faz. Dittam. L. 107: La noverca sua con frode Morir lo fe'.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 7, 148: Ben ne fu Palla benigna, Da poi che te salvò dal rio consiglio Della noverca tua cruda e maligna.
Definiz: § In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Se la gente, ch'ai mondo più traligna, Non fosse stata a Cesare noverca, Ma, come madre a suo figliuol, benigna, ec.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 308: Chiamò [Plinio] la natura.... parente e madre degli animali, e noverca e matrigna dell'uomo.