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1) Dizion. 5° Ed. .
IGNORARE.
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IGNORARE.
Definiz: Att. Non sapere, Non conoscere checchessia, Non averne notizia.
Dal lat. ignorare. –
Esempio: S. Bern. Serm.: Essi ignorano quelli che allato a loro son posti, essere più deboli.
Esempio: Quintil. Declam. C.: Egli disse che ignorava la cagion della infermitade.
Esempio: Vill. G. 84: Ruberto Guiscardo,... seguitando una bestia al profondo della selva, ignorando quello avvenisse di lui i compagni, e dov'egli fusse, e che facesse, non potevano sapere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 14: Or Rinaldo, lontan dal padre, quella Pratica imperïal tutta ignorando, Quivi a Ruggier promette la sorella Di suo parere e di parer d'Orlando.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 784: Non seppe farsi più lunga forza, sì che all'Arcivescovo non dicesse bruscamente: Parlate delle materie proposte, e non dite dell'Imperatore ciò che ignorate.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 290: Perciò mi scappello anche al pappino, Poichè ignoro a qual carica è vicino.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 368: Ho mille affetti in core, Ed ignoro il perchè.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 26: Deh parla Sommessamente. Contaren l'abborre, E la maggior delle sue colpe ignora.
Definiz: § I. E per similit., detto di animale. –
Esempio: Leopard. Poes. 61: Ecco tra nudi sassi o in verde ramo E la fera e l'augello, Del consueto obblio gravido il petto. L'alta ruina ignora e le mutate Sorti del mondo.
Definiz: § II. Pure per Non conoscere, riferito a un oggetto personale. –
Esempio: Bocc. Rim. 158: O diva luce, quale in tre persone Ed una essenza il ciel governi.... La quale, acciocchè potessi mostrarti A me, che te quasimente ignorava, Non ti fu grave tanto faticarti, Che del bel cielo in questa vita prava Non discendessi, ec.
Definiz: § III. Figuratam. –
Esempio: Salvin. Georg. 2, 142: Acciocchè rimutate Le piante non ignorino la madre.
Definiz: § IV. Trovasi per Disconoscere. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 17: E 'ngrato è ben colui, a cui l'uom face Onore e pro, e pien di gran superbia, Se 'l benefizio ignora, e se lo tace.