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COSSO.
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COSSO.
Definiz: Sost. masc. Term. de' Naturalisti. Verme roditore de' legni, Tarlo.
Dal lat. cossus. –
Esempio: Domen. Plin. 549: Certi vermi de' roveri molto grandi, i quali si chiamano cossi.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 44: Ho ben veduto con gli occhi proprj certa maniera di scarafaggi oscuri e di mezzana grandezza, che hanno le antenne lunghe e nodose, depositare le uova infra le rughe e crespe della guasta scorza d'alberi secchi, da' quali poi nascono que' cossi roditori indefessi de' medesimi.
Esempio: E Vallisn. Op. 3, 396: Cosso.... Gli storici naturali intendono una spezie di tarlo, che rode i legni, cossus: ed è il quarto genere de' tarli dell'Aldrovando.
Definiz: § I. Usasi comunemente a designare una Bolla o Pustola che viene nella faccia, ed è piena di materia sebacea, che premuta esce fuori in forma di vermicciuolo. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 395: Alla prima [figliuola] si empiè tutto il viso di porri, ed all'altra di cossi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 119: La farina del grano, mischiata col mele, sana i cossi della faccia.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 20 t.: L'olio balanino.... leva le litiggini e cossi e panni del viso.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 120: Il lor vino (delle fravole) medica l'ulcere calide della faccia.... e disecca i cossi del viso.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 404: I cossi del viso, i quali pure prudono, son detti dal lat. cossi, sorta di vermi.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 396: Cosso. Ha due significati. I Toscani per Cosso intendono un piccolo enfiatello, cagionato per lo più da umori acuti, e viene comunemente nel viso. Pustula.
Definiz: § II. Per similit. e in ischerzo, detto di cosa materiale, Piccolo bitorzolo, o Bernoccoletto. –
Esempio: Bellinc. Rim. 66: Veggendo pien di cossi i cetriuoli.
Esempio: E Bellinc. Rim. 102 t.: Prima guarrebbe un cetriuol d'un cosso.
Definiz: § III. Figuratam., trovasi per Capriccio procedente da malumore, Ticchio, o simile. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 145: Essendo un venerdì costui a tavola col signore,... essendo recati maccheroni e messi su per gli taglieri innanzi a ciascheduno, essendo venuto il cosso al signore, e veggendo il detto Bonifazio mangiare li maccheroni col pane, ed era carestia ne' detti paesi, subito comandò a' suoi sergenti che 'l detto Bonifazio fusse preso.
Definiz: § IV. Mal del cosso, dicesi volgarmente a Dolore continuato, e piuttosto acuto, che per qualsivoglia cagione sentasi in uno degli orecchi. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 48: Per non sentirne più, nè più ber grosso, Vi posso assicurar da quel ch'io sono, Che talora ho bramato il mal del cosso.