Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DEFERIRE.
Apri Voce completa

pag.98


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DEFERIRE.
Definiz: Neutr. Rimettersi, Starsene o Conformarsi, rispetto a checchessia, all'opinione, al giudizio, all'autorità di alcuno, per ossequio o stima; ed altresì Rimettersi ad alcuna persona in grazia della sua autorità, della stima che gode, e simili.
Dal lat. deferre, nel senso di Attribuire. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 25: Prego Vostra Signoria che volti le sue persuasioni al Duca, il quale son certo che deferisce molto alla sua prudenza ed amorevolezza.
Esempio: Lett. Pros. Fior. IV, 4, 2: Tuttavia deferendo così io al vostro giudizio, ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 108: Parrà strano ad alcuno, che Apelle tanto deferisse al volgo; ma finalmente e' bisogna confessare, esser verissimo il nostro proverbio: Veggon più quattr'occhi che due.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 463: Nè il deferire alle loro opinioni [dee] metterci in suggezione di schiavitudine.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 363: Di grazia, fatemi il calcolo, perchè io son uomo che poco all'altrui autorità deferisce, moltissimo al raziocinio, ed alla ragione dimostrativa.
Definiz: § I. Per estensione, riferito a consuetudine, legge, e simili. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 232: Nondimeno ragionevolmente si è introdotto per stile la medesima prelazione, circa la quale però non può darsi regola generale, applicabile a tutti li casi e paesi, mentre deve deferirsi alle leggi o stili particolari de' luoghi.
Definiz: § II. E figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Magal. Lett. At. 564: Che deferischiate più al vostro senso, alla vostra passione, al vostro desiderio, che a tutti que' motivi.... che hanno fatto emanare dal supremo consiglio del genere umano il gran decreto, che Iddio c'è?
Esempio: E Magal. Mend. abol. trad. Pref. 1: Nazioni che quanto deferiscono al lume della ragione, altrettanto resistono a quel della fede.
Definiz: § III. Per Avere grande stima, Professare ossequio. –
Esempio: Car. Eneid. 12, 37: Giovine valoroso, al tuo valore, A la ferocia tua, che tanto eccede Ne l'armi, io deferisco.
Definiz: § IV. Att. Rimettere spontaneamente. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 284: La quale [autorità] interamente deferisco nella persona di V. S.
Definiz: § V. E poeticam. per Concedere, Attribuire. –
Esempio: Salvin. Iliad. 662: Ma io questo Pregio ad Achille deferisco, tua Reverenza e amistà sempre guardando.
Definiz: § VI. E per Riferire, Denunziare. –
Esempio: Segner. Op. 4, 591: Ma come può [il Vescovo] provvedervi, se non lo sa: o come lo può sapere,... se voi non gliel deferite?... So che il deferir tali scandali si appartiene anche a' popolani; ma a i più di questi appartienesi per carità,... a voi per ufficio.
Definiz: § VII. Deferire il giuramento ad alcuno, è maniera usata nel foro, e vale Far giurare alcuno in giudizio.