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1) Dizion. 5° Ed. .
MARASMO
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MARASMO.
Definiz: Sost. masc. Dimagramento estremo del corpo umano, cagionato principalmente da grande rilassatezza dei visceri della digestione; ed è conseguenza, per lo più, di qualche malattia cronica.
Dal gr. μαρασμός. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Sogliono finalmente dare nel marasmo.
Esempio: Libr. Mascalc. R. 46 t.: De la enfertà che si chiama sintesis, e chiamasi autrofia (atrofia) o vero marasmo.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 154: O da qualunque altra parte prendano (le febbri) il nome, nella quale risegga la piaga, immediata cagione di tali febbri ulcerose e purulente, e della tabe o marasmo o tisichezza che le accompagna.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 240: Dall'assorbimento delle corrotte velenose materie, e producenti insieme la magrezza e il marasmo anco più prontamente ec.
Definiz: § In locuz. figur. –
Esempio: Capp. Pens. Educ. 303: Ma se vi fosse una nazione, la quale, viziata nella interna struttura e da' morbi estenuata, patisse oggidì, più che di pletora, di marasmo; a quella nazione io direi ec.