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1) Dizion. 5° Ed. .
MAZZACAVALLO
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MAZZACAVALLO.
Definiz: Sost. masc. Strumento che serve per alzare grossi pesi, ed anche per attingere acqua dai pozzi; e consiste in un grosso legno che, bilicato sopra un altro verticale, si alza e si abbassa più comunemente a mano. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 109: Ma chi trovasse il modo a bilicallo, Sarebbe un schifanoia, e faria bene Un contrappeso d'un mazzacavallo.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 86: Tiriamgli addosso qualche accappiatura, Legata innanzi a un bel mazzacavallo, Collocato in castel presso alle mura, Ond'ei si levi un tratto all'aria.
Esempio: Not. Malm. 2, 517: Mazzacavallo. È un corrente o pertica grossa, congegnata per traverso, e come posta a cavallo sopra un legno ritto, la quale s'alza da una parte, con tirare a basso la parte opposta. E questo ordingo è usato assai ne' piani di Firenze, per cavar l'acqua da' pozzi.
Definiz: § I. E per lo stesso che Mazza a castello, cioè Battipalo, Berta; ma non è oggi di uso comune. –
Esempio: Targ. Viagg. 2, 363: Avanti al molo, o braccio che chiude la darsena, si vede principiata la fabbrica di un muraglione o ripiano, fondato dentro al mare, con travoni fitti nel fondo a forza di mazzacavallo.
Esempio: E Targ. Viagg. 4, 364: Per stabilire.... i fondamenti, fu necessario il ficcarvi col mazzacavallo moltissimi lunghi puntoni o travi di cerro verde.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Menz. Sat. 37: Ma dove batte il mio mazzacavallo, Metti un pugnel di sale e un po' d'aceto.