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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRECAZIONE.
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IMPRECAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto dell'imprecare, e più spesso Le parole con le quali s'impreca.
Dal lat. imprecatio. –
Esempio: Car. Trad. gr. 70: Mi par che adesso si adempia appunto quel detto: che 'l sacerdote è fatto come il popolo: cosa che si diceva già per imprecazione.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 11, 2: Stimò certo di non dover soggiacere a quelle imprecazioni funeste, che da sè si era addossate.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 129: Ogni imprecazione, mandata indebitamente, ritorna sopra il capo di quello stesso che la scagliò.
Esempio: Magal. Mend. abol. trad. 114: Le loro imprecazioni ci faranno poco male; anzi Iddio le rimanderà su la testa degl'imprecatori medesimi.
Esempio: Fag. Pros. 56: Giovan Batista Ricciardi scagliò contra di essi quell'amorevole e discreta imprecazione: Mascherati bricconi, io prego Apollo, Che un dì la forca v'addirizzi il collo.
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 2, 431, I ed.: Quest'era un'imprecazione, come si direbbe oggidì: che ti venga la peste!
Esempio: Alf. Trag. 1, 199: Il ciel, Creonte, Tebe, noi tutti, ei colmerà di orrende Imprecazioni.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 210: Le maledizioni, le imprecazioni, le esecrazioni della moltitudine non furon poche.