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1) Dizion. 5° Ed. .
LARICE
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LARICE.
Definiz: Sost. masc. Albero di alto fusto e di forma piramidale, della famiglia delle conifere, e nativo delle alte montagne. È di legname molto resistente all'acqua; ha rami sottili e pendenti, e foglie corte, fini e flosce, disposte a gruppetti come le setole di un pennello, e cadenti nell'autunno. Dalla scorza di esso, che è di un colore bruno rossastro e screpolata, distilla, sia naturalmente, sia più spesso per mezzo d'incisioni, una resina fluida, conosciuta comunemente col nome di Trementina di Venezia. È l'Abies larix, e anche Pinus larix, dei Botanici.
Dal lat. larix. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 267: L'abete, che volgarmente si chiama piella e larice, son quasi una medesima cosa, li quali non si cultivano, e nell'alpi e ne' luoghi ventosi molto crescono, e tutti maravigliosamente si levano diritti in alto.
Esempio: Bern. Orl. 67, 16: Larice, teda, pino, abeto v'era.
Esempio: Domen. Plin. 480: La quinta specie ama il medesimo sito ed ha la medesima forma, e chiamasi larice; il cui legno è buonissimo e incorruttibile, e non manca mai; ed oltra ciò è roseo e ha grandissimo odore. Questo fa un poco più ragia, di colore di mèle, e viscosa, nè mai si rassoda.
Esempio: E Domen. Plin. 504: Tiberio imperadore, essendo arso il ponte de' giuochi navali, volle che in tal dì si tagliassero i larici di Rezia per rifarlo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 45: Io penso che il larice non sia da posporre ad alcuno arbore, perchè io ho veduto che egli ha retti pesi di edifizj fermissima mente e lunghissimamente sostentati, sì altrove, sì in Venezia.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 117: Il larice è uno albero di grandissima procerità, vestito di grossissima corteccia.... tutta piena di profonde crepature, e di dentro rossa. Produce i suoi rami di grado in grado all'intorno di tutto il tronco.... Le frondi produce egli spessissime interno a i ramuscelli, lunghe, tenere, molli, Capegliose, più strette di quelle de' pini, e non pungenti; le quali nella fine dell'autuno, essendo di verdi fatte oltre modo pallide, tutte se ne caggiono in terra; di modo che il larice, di tutti gli alberi che producono le ragie, resta il verno spogliato di frondi.
Esempio: Baldin. B. Masch. 35: Gli dette in mano un ramo di larice ed un di cedro, perciochè ella fu regina.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 235: Solamente sulle alte vette delle nostre montagne prosperano.... l'abeto, la betulla, il larice ed altre piante silvestri.
Definiz: § E per Legname, Legno, di larice; e usato nel plur., per Colonnetta, Palo, o simile, di larice. –
Esempio: Bemb. Lett. 3, 121: Ho ancora rimesso all'edera tutto il picciolo pergolato ch'è alla fine del giardino, fatto prima di larici bene ed ordinatamente posti e incamerati, che in due o tre anni stimo verrà bellissimo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 46: Finalmente dicono che hanno trovato il larice..., nelli adornamenti delli edifizj e per tavole da dipintori essere immortale e che non si fende mai di fesso alcuno.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 327: Contentisi di arcipresso, di larice e di bossolo; faccia le incrostazioni o corteccie delle mura di figurette di gesso bianco,... faccia le cornici di marmi, o più tosto di trevertini.
Esempio: March. Archit. milit. 31: Larice è legname da sostentare gravissimi pesi, e non teme il tarlo; ancora con fattica brucia.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 118: È una sciocchezza il credere (come disse Plinio, Vitruvio, e molti altri de i moderni) che il larice non brusci nel fuoco, e non faccia carbone, ma si consumi e si cuoca, come fanno le pietre nelle fornaci della calcina.
Esempio: Soder. Agric. 116: Il larice è attissimo agli edifizj, e a sostentare ogni peso, e ne dan segno i porticati di Vinegia.