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1) Dizion. 5° Ed. .
LITANIA e LETANIA con l'accento su l'ultimo i; ed altresì, con forma che oggi però non si userebbe se non forse talvolta in verso, LITANA e LETANA
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LITANIA e LETANIA con l'accento su l'ultimo i; ed altresì, con forma che oggi però non si userebbe se non forse talvolta in verso, LITANA e LETANA.
Definiz: Sost. femm., usato comunemente nel plur. Tutte insieme quelle brevissime invocazioni continuate, che si rivolgono a Dio e ai Santi, oppure a Dio e alla Vergine, e che perciò si distinguono in Litanie dei Santi e in Litanie della Madonna o Lauretane, le quali si cantano nelle chiese, e anche nelle processioni, o si recitano nelle case, per implorare il divino aiuto.
Dal basso lat. litania, e questo dal grec. λιτανεία, che vale Preghiera, Supplicazione. –
Esempio: Cap. Comp. Discipl. F. 11: Facciano fare disciplina con quelle orazioni, lezioni, letanie e raccomandigie che parrà loro che si convenga.
Esempio: Cronichett. Incert. 211: In questo tempo i Fiorentini.... cominciarono a fare spesso processioni di secolari, portando i gonfaloni delle chiese per la terra, andando cantando laude e letanie, e altre orazioni.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 278: Dicendo quel verso delle letane: Propitius esto, parce nobis, Domine.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 272: Gli è entrata paura da senno.... Dice che oggi si vuol confessare: fa come i putti, che non dicono mai volentieri le letanie, se non quando e' tuona.
Esempio: Tass. Lett. 1, 208: Si cantano, per consiglio di Pietro Eremita, le letanie.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 212: Ne le letanie cantate da loro,... o nulla o poco mi allontano da gli istorici.
Esempio: Dav. Scism. 402: Letanie, pricissioni, rosaj, esequie, uficj di morti, acqua, pane, uova, erbe, cere, e altre cose benedette, proibivano.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 180: Cantassero ancora i suoi specialissimi pregj (di Maria), che uniti insieme litanie s'appellano; quelle litanie, dissi, alle quali pure spesso, e con troppa franchezza, s'ode aggiugnere alcun nome di particolare tutela.
Esempio: Martin. G. D. Stor. Music. 1, 391: Nuove cantilene introducendo, o le antiche studiosamente adattando alla litania, all'inno angelico, alle collette, alle prefazioni, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 3: Sento cantar qualche ufizio dei morti, Ed il rosario con le litanie.
Definiz: § I. E per Tali invocazioni messe in musica. –
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 2, 21: In molte litanie vecchie e mottetti se ne trovano bellissimi saggi.
Definiz: § II. Serve pure talvolta a denotare Tutte le altre preci che insieme con le litanie dei Santi si cantano nelle processioni ordinate a implorare supplichevolmente da Dio il dono di certi beni, o la cessazione di certi mali o flagelli, o istituite in memoria di grazie ricevute; e più particolarmente nelle processioni che si fanno nella commemorazione di san Marco Evangelista e nei tre giorni precedenti all'Ascensione. Ma talora è anche presa, specialmente nel linguaggio mistico, per Preghiera o Supplicazione in generale. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 184: Essendo gran secco, feciono il chericato e 'l popolo le letanie con grandi processioni, domandando a Dio dell'acqua.
Esempio: Vill. G. 55: Presero papa Leone terzo, che allora regnava, andando elli alla processione delle letane.
Esempio: Gualter. Descr. Nozz. 2, 6: Perciocchè andando alla processione delle letane, da' Romani e da altri nemici suoi, allora scismatici, non pure gli fu tolto l'abito pontificale, ma ec.
Definiz: § III. E figuratam., per la Processione stessa che vada cantando le litanie e altre preci; nel qual senso oggi vive soltanto nelle denominazioni ecclesiastiche di Litanie maggiori e Litanie minori, con le quali si designano rispettivamente la Processione di S. Marco e le Rogazioni. –
Esempio: Dant. Inf. 20: E vidi gente per lo vallon tondo Venir tacendo e lacrimando, al passo, Che fanno le letane in questo mondo.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 5, 29: Come si va di qua, e non più tosto, Alle litane, gìano.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 519: Fanno le letane; cioè le processioni de' cherici col popolo dietro, quando circundano l'estremità della città e li luoghi publici, cantando le letanie.
Esempio: Petr. Vit. volg. 46 t.: Ordinò anche le letanie, le quali sette forme si chiamano: e a questa cagione sette forme sono dette, chè nel primo ragunamento a cantarle furono tutti e' cherici, nel secundo abati e monaci, nel terzo ec.
Definiz: § IV. Si usò nel linguaggio ecclesiastico anche per il solo Kyrie eleison. –
Esempio: Regol. S. Bened. 28: Dopo quali, la lezione dell'Apostolo, da dicere a mente, e 'l verso, e la supplicazione delle letanie, cioè kirieleison.
Definiz: § V. Figuratam., e familiarmente, usasi per Filastrocca, ed altresì Lunga ed arida enumerazione di persone o di cose; onde le frasi Fare le litanie dei Santi, o semplicemente Fare le litanie o una litania, che valgono Riferire, o Annoverare, a uno a uno i nomi di persone o di cose. –
Esempio: Red. Lett. 1, 294: Mi ricordi servitore a tutti cotesti miei signori e padroni, e non gli nomino qui per non fare le letanie.
Esempio: Fag. Rim. 3, 241: Vi reverisce inoltre tanta gente. Che, per non far le litanie de' Santi Non vi sto a nominar distintamente.
Esempio: Lam. Dial. 9: E' bisognerà condannare quasi tutti i moderni eruditi, i Mabillon, i Montfaucon, i Muratori, e potrei fare una litania lunga un miglio.
Esempio: Panant. Paret. 64: Se vantar mirabilia intenderai, Non credere alle lunghe litanie, Perchè quando si tende ai paretai È sempre il tempo delle gran bugie.
Esempio: Giust. Vers. 15: Io qui non vi farò la litania Di quel che fur di me desiderosi; Ma così qua e là per bizzarria Ne citerò soltanto i più famosi.