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1) Dizion. 5° Ed. .
IRONIA.
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IRONIA.
Definiz: Sost. femm. Figura retorica, per la quale s'intende il contrario di quello che il discorso letteralmente significa.
Dal lat. ironia, e questo dal grec. εἰρωνεία. –
Esempio: Cic. Ufic. 39: Socrate fu uomo dolce e piacevole, e di festereccio ragionamento, ed in ogni parlare fu simulatore: el quale parlare e' Greci chiamano ironia, ciò è gavillazione, ed intendere pel contrario.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 5: È la ironia cioè quando alcuno dice di sè meno ch'e' non è, peccato?
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 667: Godi, Fiorenza; ed è qui ancora una figura che si chiama ironia, quando le parole s'intendono per lo contrario ch'elle sonano, come qui che dice: Godi; quasi dica: Duolti e piagni, Firenze: questa ironia è necessaria, quando si fa l'apostrofa in materia derisoria, ed usansi le sentenzie che sono mal dette, ed aggiugnesi a quelle la sentenzia vituperosa.
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 341: L'ironia, da' Greci εἰρωνεία e da' Latini chiamata illusio, è uno occulto dileggiamento, che non si conosce da le parole come il contrario, ma o da la pronunzia, o da la persona, o da la qualità e natura della cosa. Perchè se alcuna di queste discorda da le parole, subitamente si manifesta che la intenzione discorda da 'l suono.... Questa figura si divide in nove diverse spezie, chiamate ec.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 283: E perciochè non solo altro con le parole ed altro col concetto, ma anche il contrario di quello che appare, qualche volta mostriamo, è nominato questo modo, col nome greco e da noi ricevuto, ironia, la quale e con più parole e con una sola si può formare.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 197: Ma.... che non si danno nella rettorica l'ironie?... L'ironia.... dice una cosa e sotto ne accenna un'altra, del tutto contraria a quella che si dice; è una leggiadra simulazione, un rettorico infignimento.
Definiz: § I. Usasi comunemente per Modo di parlare, secondo la detta figura, non senza motteggio, e intendendo contrariamente, o assai diversamente, a quel che si dice; onde Con ironia, Per ironia, posti avverbialm., valgono Con intendimento di motteggio, A fine di motteggio, Ironicamente. –
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 60: E chi non conosce che quando Didone diceva a Enea: I, sequere Italiam ventis; pete regna per undas, ella non gli comandava per ironia, cioè infintamente gli concedeva, che se n'andasse?
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 79: Questi (i signori) hanno modi in cacciarle (le carote) segreti: Dell'ironia si servono, e parole Pensate, e risi finti, e visi lieti.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 174: Quanto al motteggiarmi della prospera fortuna, riconosco l'ironia.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 279: Da questa verità per due contrarie strade si può l'uomo dipartire; per l'una eccedendo nel troppo, con far le cose maggiori ch'elle non sono; e per l'altra con eccesso nel poco, facendo le cose minori del vero. Questo estremo, dissimulazione overo ironia, e quell'altro, vantamento si può domandare.
Esempio: Vai Rim. 40: Quello che fece Xerse, fu pazzia; Onde l'addurlo per esempio è, sotto Specie di buon consiglio, un'ironia.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 30: Or variando con sinonimi, or ripetendo ad arte la stessa voce, or ammirando, or interrogando, or con ironia significando il contrario di quel che suonano le parole, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 216: Questa risposta (che in bocca di quel grand'uomo, sommamente ingegnoso in certe ironie propie di un cuore magnanimo, fu uno scherzo) questa.... è.... il più serio ricordo che io possa dare ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 478: Animalin qui è detto per ironia, essendo i buoi animaloni, i cui contrassegni buoni deono essere sempre di grandezza.
Esempio: Giust. Vers. 144: Tutte l'attorniano (la sposa) Le donne in massa.... Queste la pigiano, La tiran via; Quell'altre lisciano Con ironia.
Definiz: § II. In particolare, Ironia socratica, intendesi Quel modo di ragionare che fu proprio di Socrate, e secondo il quale egli, nel discutere coi Sofisti, dissimulava argutamente il proprio sapere, per far risaltare la ignoranza o il falso argomentare di quelli. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 326: E per verità non avea di Socrate altro che il parlare talvolta ironico e dissimulato. E cercando l'origine della famosa ironia socratica, diceva ec.
Esempio: E Leopard. Pros. appr.: Socrate.... si pose per ozio a ragionare sottilmente delle azioni, dei costumi e delle qualità de' suoi cittadini: nel che gli venne usata una certa ironia; come naturalmente doveva accadere a chi si trovava impedito di aver parte, per dir così, nella vita. Ma la mansuetudine e la magnanimità della sua natura, ed anche la celebrità che egli si venne guadagnando con questi medesimi ragionamenti,... fecero che questa ironia non fu sdegnosa ed acerba, ma riposata e dolce.