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IRRIGARE, e talora anche INRIGARE.
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IRRIGARE, e talora anche INRIGARE.
Definiz: Att. Innaffiare, Adacquare, facendo correr l'acqua per rivoli o solchi, e all'occorrenza facendola traboccare ed espandersi, a fine di fecondazione; riferito a campo, prato, orto, e simili; e dicesi anche dell'acqua stessa che irriga.
Dal lat. irrigare. –
Esempio: Pallad. Agric. 25: Quella (acqua) de' fiumi si conduca ad irrigare gli orti.
Esempio: E Pallad. Agric. 106: Quando non piove, si vogliono gli uliveti irrigare d'acque.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 83: Quella terra secca e arenosa, poichè fu ben bagnata e inrigata, generò e produsse tanti serpenti velenosi, che parea incredibil cosa.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 203: Dandosi però il caso di eccessiva aridità, sarà cosa utile irrigare il suolo una qualche volta abbondantemente, ma di rado.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 211: Le terre che possono irrigarsi a piacere, hanno un privilegio che ne accresce immensamente il prezzo.
Esempio: Lambr. Elog. 138: Alle acque non impetuose può l'agricoltore aprire canali, e condurle a irrigare e fecondare la terra.
Esempio: Capp. Econ. 378: Io credo non sia nel mondo terreno più produttivo delle grasse terre milanesi, che le acque dell'Adda e del Ticino irrigano, moderate con tanta sapienza d'arte.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 147: Tu adunque irriga di divina acqua l'anima mia della grazia tua.
Esempio: Cerch. V. Oraz. I, 6, 170: Ben sapendo che sol da esso (da Dio) deonsi i frutti riconoscere, non dalla terra che, se non fosse dalla divina bontà inrigata, nulla arrecherebbe di frutto.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 266: Imperò che l'è (Maria Vergine) quella cannella della quale è uscito il largo fonte che ha irrigato tutto il mondo.
Definiz: § III. E per semplicemente Bagnare, traversando, lambendo, e simili, detto di fiume o altro corso d'acqua, e riferito a paese, regione, territorio; anche assolutam. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 115: O liquidissimo fiume, o re del mio paese, o piacevole e grazioso Sebeto che con le tue chiare e freddissime acque irrighi la mia bella patria, Dio ti esalti!
Esempio: Alam. L. Gir. 21, 17: Il mezzo irriga un vago fiumicello Che rendeva il terren fiorito e bello.
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 2, 2: Scendi a vedere ove la Sena irriga, E guarda, ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 326: Nè osta al maravigliarsi di costoro, che Dioscoride scriva ritrovarsi una spezie di nardo, il qual si chiama gangetico dal fiume Gange, il quale irriga il piede del monte, ove egli nasce.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 45: Porta il nome di Valdarno di Sotto tutto quel paese che irriga l'Arno fino al principio della Valdera, dove i monti e le colline qualche poco si ristringono.
Definiz: § IV. Pure per Bagnare, Innaffiare, riferito a pianta, radice, e simili. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 5: Scrivi adunque e imagina nello spirito della tua mente un albero, la cui radice sia inrigata e innaffiata da una ferita che rampolli sempre.
Esempio: Rucell. G. Ap. 424: E spesso irrigherai le lor radici, Prendendo un vaso di tenace creta, Forato a guisa d'un minuto cribro.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 75: Le guance asperse di que' vivi umori, Che giù cadean sin della veste al lembo, Parean vermigli insieme e bianchi fiori, Se pur gl'irriga un rugiadoso nembo, Quando, ec.
Definiz: § V. In locuz. figur. –
Esempio: Mann. Princ. Rel. Cr. Ded. 8: Eglino, a guisa di alberi di lunga durata, fissarono in terreno inculto, sassoso e difficile, qual fu quello dell'infedeltà, le robuste radici di nostra salvazione, irrigandole, quando d'uopo fu, col lor sangue.
Definiz: § VI. Altresì per Bagnare, detto di lacrime, di pianto, riferito a volto. –
Esempio: Varan. Vis. poet. 7: Tre volte immote Le luci io tenni al pio volto, e tre volte Irrigò il pianto le verginee gote.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 291: Quando per dar riposo Scendeva il sonno ad irrigare il seno, Stesi sul prato erboso Nobilmente dormivano a terreno; ec.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., detto di sonno, e riferito a quiete, vale Insinuare, Comunicare, Diffondere. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 248: Or come 'l sonno per le membra irrighi La sicura quïete, e della mente Sciolga ogn'affanno,... di narrarti intendo Qual più grato è de' cigni il canto umile.
Definiz: § IX. Figuratam., e poeticam., detto di sangue, per Tingere, Rigare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 65: Le lucid'arme il caldo sangue irriga, Per sino al piè, di rubiconda riga.
Esempio: Leopard. Poes. 60: E tu dal mar cui nostro sangue irriga, Candida luna, sorgi, E l'inquïeta notte e la funesta All'ausonio valor campagna esplori.
Definiz: § X. Poeticam., detto sia di luce sia di tenebre, per Spargere, Ricoprire, Inondare, e simili. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 306: Nè punto dee meravigliarsi alcuno, Che sì picciolo sol lume sì grande Vibri, che 'l mare e 'l ciel vasto e la terra Irrighi, e sparga di calore il tutto.
Esempio: E Marchett. Lucrez. 407: E quinci avvien che non sì tosto irriga La notte d'ombre rugiadose il cielo, Che 'l terren per di sotto incontinente Divien freddo.
Definiz: § XI. Neutr. pass. irrigarsi Poeticam., detto di sonno, trovasi per Infondersi, Comunicarsi, e simili. –
Esempio: Tass. Mond. cr. 140: E nell'ombrosa notte, Viepiù che 'n altro tempo, il sonno a' pesci S'irriga.
Definiz: § XII. E Neutr. Scorrere in rivo, o come in rivo. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 81: Paion perle e rugiade, in su la bella Guancia irrigando, i tepidi sudori.