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FACIMENTO
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FACIMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto del fare, in senso materiale. –
Esempio: Apoc. volg. R. 95 t.: Non fecer penitenzia dai micidj loro, nè dai facimenti dei veleni loro, nè dai furti loro.
Esempio: Gell. Lez. 396: Pone maravigliosissimamente.... nella generazione e nel facimento di questa cosa artificiale, ciò è di questo ritratto, tutte quelle cagioni ec.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 25: Ingegno dell'Architetto nel facimento dell'opera.
Esempio: E Bart. D.Giapp. 5, 94: Il facimento de' quattro altari si commette a quattro cavalieri.
Esempio: E Bart. D. Tens. 43: Qualche sperienza, nel cui facimento non intervenga operazion di calore.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 182: Ritrovandosene (delle cose) pochissime e forse niuna, le quali in ogni producimento loro non producano non un effetto solo ma molti, e tutti insieme in un solo istante, e per una serie disposti di lor medesimi talmentechè e' devono esser tra loro antecedenti e conseguenti, nè potere scambiarsi l'un con l'altro nell'ordinanza, senza impedire e rendere nulla, e come guastare e porre in rovina, la bella fabbrica de' facimenti.
Definiz: § I. E riferito a cose morali o intellettuali. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 111: La innocenza è virtude che disdegna ogni facimento d'ingiuria.
Esempio: Apoc. volg. R. 95: Facimento di grazia, ed onore, e vertù allo Dio nostro.
Esempio: Cic. Ufic. 8: Imperò che ogni loda di virtù consiste nel facimento.
Esempio: S. Bern. Cosc. 49: La conscienza umana è la vigna del Signore, la quale debbono lavorare la confessione de' peccati, e la loro sodisfazione, e il facimento delle buone operazioni.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 345 var.: Mostrami, Signore, li tuoi facimenti, ed insegnami la via d'essi.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 10: Intenderemo.... l'imitazione, quando diciamo che ella è fabbricazione o facimento d'idoli.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 3, 325: Non meno turba e contrista il tralasciamento dell'opere belle, che il facimento delle disonorate.
Definiz: § II. E riferito a Dio, per Creazione. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 6: Fallano quelli che dicono che in lui (in Dio) è il tempo mutato, quando li venne novello pensamento di fare il mondo. Ma io dico bene, che questo facimento fue nel suo consiglio eternalmente.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 11: Venite benedetti dal Padre mio, possedete il reame, il quale vi fu apparecchiato innanzi al facimento del mondo.
Definiz: § III. E riferito ad Opera d'arte, Lavoro. –
Esempio: Salv. Comm. Poet. Arist. 18: Appresso i Greci il nome di poeta, e degli altri che derivano da lui, che comuni eran da prima a tutte l'operazioni, a quelli che or si dicono poeti ed ai loro facimenti e fatture per reverenza si fu lasciato.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 405: Mano di più artefici, lavorio di più luoghi, facimento e opera di più tempi.