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INCULTO e INCOLTO.
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INCULTO e INCOLTO.
Definiz: Add. Non culto o colto, Non lavorato, Sodo; e altresì Non ridotto a cultura, Selvatico, Selvaggio; detto di terreno, paese, regione, e simili.
Lat. incultus. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 38: A un tratto il colle Riman deserto, inospite ed inculto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 10, 16: Da un vento fur sopravenuti, Ch'errando in alto mar tre dì li manda. Sursero il terzo, già presso alla sera, Dove inculta e deserta un'isola era.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 13: Or non veggiamo noi.... gli sparvieri ed i falconi, ancorachè nascano per le foreste inculte, e per le sabatiche montagne, atteso il lor gran coraggio, e la nobiltà dell'animo, esser cari e stimati da tutti i signori e cavalieri, anzi esser l'insegna stessa della nobile e antica cavalleria?
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 428: Assai frutto maggior riporta il poco [terreno] Quando ben culto sia, che 'l molto inculto.
Esempio: Car. Eneid. 1, 499: In qual paese il vento Gli avesse spinti; e s'uomini, o pur fere (Perchè incolto il vedea) quivi abitassero.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 70: Il più de' campi era rimaso inculto senza seminare.
Esempio: Dav. Tac. 2, 220: Chi, posposto anche il pericolo dello spaventevole non conosciuto mare, lascerebbe l'Asia o l'Affrica o l'Italia per la Germania, paese brutto, di cruda aria, incolto e spiacevole a vedere, se non se è patria?
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 591: Erano in estremo bisogno, e 'n paese incognito e incolto.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 34: Il che non sarebbe avvenuto, se.... avessero lasciato incolto il rimanente di quel terreno, e ridottolo a pascoli.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 570: Catapecchie, luoghi di montagna, sodi ed inculti.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 10, 764: In quella guisa appunto Che fendon del Pangeo gl'inculti un tempo Campi due buoi co' colli bassi, e ansanti.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 435: Non solo è incolta la parte più bassa e più interna di questa valle, ma è anche disabitata.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 55: Un'estensione molto significante di questi poggi si vede totalmente spogliata ed incolta.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 6: Lasciando la profession mia inculta e soda, mi son messo a coltivare i dolcissimi orti delle dilettevoli Muse.
Esempio: Mann. Princ. Rel. Cr. Ded. 8: Eglino a guisa di alberi di lunga durata, fissarono in terreno inculto, sassoso e difficile, qual fu quello dell'infedeltà, le robuste radici di nostra salvazione, irrigandole, quando d'uopo fu, col lor sangue.
Definiz: § II. Pure per Non coltivato, Venuto su senza cura, detto di piante, alberi, e simili. –
Esempio: Domen. Plin. 636: Ecci un'altra sorta più inculta che lo sparago, e più gentile, detto corruda, e nasce per tutto ne' monti, essendone pieni ancora i campi di Lamagna alta.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 153: Alle ripe La fluvïal canna si taglia, e impiega La cura infin d'inculto saliceto.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 248: Presentemente la campagna è deserta ed imboschita, piena d'ulivi incolti ed insalvatichiti.
Definiz: § III. Detto dell'esteriore di una persona, vale Non acconciato, Negletto, Disadorno; e detto di vestito, e simili, vale Rude, Grossolano, e simili. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 203: Non hai tu visto le montanare involte negl'inculti e poveri panni acquistare maggior bellezza, che quelle che sono ornate?
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 99: A noi tutti è chiaro e manifesto Che costei di bellezze e di sembianti, Ancor ch'inculta sia, vi passa inanti.
Esempio: Car. Eneid. 5, 54: In un tempo Fu con essi alla riva; e rincontrolli Allegramente, sì com'era incolto, Di dardi armato e d'irta pelle cinto Di libic'orso.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 14: E de' vagheggiatori ella s'invola Alle lodi, agli sguardi, inculta e sola.
Esempio: E Tass. Amint. 2, 2: Ed incolta si vide, e si compiacque Perchè bella si vide, ancorchè incolta.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 12: Non poss'io soffrir chi fu già lume Di beltà, di valor, pallida, incolta, Mutar a voglia altrui legge e costume (parla dell'Italia).
Definiz: § V. E per Non ravviato o pettinato, Arruffato, Incomposto, e simili, detto di capelli, chioma, barba, e simili. –
Esempio: Alam. L. Gir. 13, 2: Del medesmo color inculta scende Dalla antica sua fronte alla cintura La reverenda chioma.
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 2, 287: Con l'onorata man mi cingeria Del poetico allor l'inculte chiome.
Esempio: Car. Eneid. 3, 933: Avea la barba Lunga, le chiome incolte, indosso un manto Ricucito di spini.
Esempio: E Car. Eneid. 6, 444: È guardïano E passeggiero a questa riva imposto Caron demonio spaventoso e sozzo, A cui lunga dal mento, incolta ed irta Pende canuta barba.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 81: Giunge grazia la polve al crine incolto, E sdegnoso rigor dolce è in quel volto.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 24: L'ispida barba, l'incolta capelliera, il diforme ceffo, il cencioso vestito, le rozze e scostumate maniere, l'estrema povertà, nol facevano somigliante ad un nudo, nero, gravoso e mal tronco pozzo di sasso?
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 12, 94: Di pelo e muffa la buccia dipinge Con una barba incolta da caprone.
Definiz: § VI. Figuratam., detto di persona, e altresì di popolo, nazione, città, e simili, vale Non istruito, Che non ha cultura, o civiltà, Non civile, Rozzo. –
Esempio: Castigl. Corteg. 71: Spesso i duri lavoratori de' campi sotto l'ardente sole ingannano la lor noia col rozzo ed agreste cantare. Con questo la inculta contadinella, che innanzi al giorno a filare o a tessere si lieva, dal sonno si difende, e la sua fatica fa piacevole.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 13: Gli convien prender maniere in tutto altre da quelle, che per avventura ben riuscirebbe l'usarle con gl'Indiani, o soggiogati e sudditi, o incolti e barbari: ma di qual si siano condizione, al certo non mai di quel fino giudicio, e di quel dilicato e sdegnoso genio, che i Giapponesi.
Esempio: Manfred. Rim. 55: Nè creder già (o Firenze) che tanto il ciglio inarchi Su i marmi e 'l bronzo e i simulacri eletti Il passeggero, e a riguardar s'arresti, Quanto sovra di quel che in sorte avesti, Raro dono del ciel, spirto gentile, Che se stesso in te spande, E maestosa e grande Ancor far ti porria d'incolta e vile.
Esempio: Crudel. Rim. 71: Te, che i torbidi tumulti D'aspre menti affreni e reggi, Ch'alme atroci e spirti inculti Di ragion pieghi alle leggi, Di virtù, di pace amante, Te vogl'io, lira sonante.
Esempio: Alf. Sallust. 9: Molti uomini pure infingardi, golosi, ignoranti ed incolti, a guisa di pellegrini pel mondo trapassano.
Definiz: § VII. E nel medesimo senso, detto di cose morali o intellettuali. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 73: La meschina gente, la quale, senza guardare quel che si sia, è costretta dalla inculta povertà e dal vuoto ventre cercare quelle vivande che non costan cosa del mondo, prendendolesi, se le mangiava.
Esempio: Red. Son. 47: Quasi un popol selvaggio, entro del cuore Vivean liberi e sciolti i miei pensieri, E in rozza libertade incolti e fieri, Nè meno il nome conoscean d'Amore.
Definiz: § VIII. E detto di verso, scrittura, ed altresì strumento musicale, e simili, vale Non ingentilito o perfezionato dall'arte, Disadorno, Rozzo, e simili. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 14: Quanto giova a mirar pender da un'erta Le capre, e pascer questo e quel virgulto; E 'l montanaro all'ombra più conserta Destar la sua zampogna, e 'l verso inculto!
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 1: Ovunque io sparga mai lagrime, o inchiostro, Non sia 'l primo a rigar l'inculte carte, Glorïoso Francesco, il vostro nome.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 6: Ma son, mentre ella piange, i suoi lamenti Rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene, Che sembra ed è di pastorali accenti Misto, e di boscarecce inculte avene.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. Ded.: Se questa mia fatica (le Vite de' Pittori) averà la fortuna e l'onore di condursi non abborrita alla Real presenza di V. M., forse che un giorno ella vi tornerà meno inculta e maggiore, avendo per ora stimato meglio che ella vi comparisca ben tosto e con qualche difetto, che migliorata per lungo indugio.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 100: Ma quantunque gli autori di queste ed altre simili tragedie italiane abbiano raccolto il lume non da lingue incolte,... ma dal greco cielo, nulladimeno ec.
Definiz: § IX. Pur detto di persona, di popolo, e simili, e costruito con compimento retto dalla particella Di, vale Ignaro, Ignorante, Non ammaestrato, rispetto a ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 6, 224: Per questa [catena] si bilanciarono sopra la stadera di una reciproca amistà la virtù e le forze di quei due regni, i quali uniti insieme, a quella parte del mondo che, incolta della vera legge d'Iddio, non fruttifica, possono, abbattendo la mala semenza degli infedeli, rendere il dovuto pregio.
Definiz: § X. Poeticam., per Non venerato, Lasciato senza venerazione o culto. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 106: Or sarà in pianto e lacrime Parigi; Or sarà la mia sposa afflitta e mesta; Or sarà quasi inculto San Dionigi; Or sarà spenta la cristiana gesta.
Definiz: § XI. Pure poeticam., trovasi detto di casa o luogo, per Disabitato, Deserto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 50: Era gran spazio in mezzo Fra dove io venni e quelle inculte case.