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LACERTO.
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LACERTO.
Definiz: Sost. masc. Parte muscolosa del corpo umano, e propriamente del braccio. Voce di uso non comune.
Dal lat. lacertus. –
Esempio: Dant. Inf. 22: E presegli il braccio col runciglio, Sì che, stracciando, ne portò un lacerto.
Esempio: Virg. Eneid. 37: Questo detto, el si spogliò, e i gran membri e le grand'ossa, e' lacerti spoglia e denuda.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 575: Dice che li prese il braccio col ronciglio...; e dice che stracciando, ne portò un lacerto: lacerto è propriamente congiunzione di più capi di nervi insieme, ed è in alcune parti del braccio; ma comunemente s'intende per la parte di sopra del braccio.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 178: Necessaria cosa è al pittore, per essere buono membrificatore nelle attitudini e gesti che fare si possono per li nudi, di sapere la notomia di nervi, ossa, muscoli e lacerti, per sapere, nelli diversi movimenti e forze, qual nervo o muscolo è di tal movimento cagione.
Esempio: E Vinc. Tratt. Pitt. 187: Ne' giovani non ricercherai muscoli o lacerti, ma dolci carnosità con semplici piegature.
Definiz: § I. Per estensione e poeticam., usato a denotare Le braccia e le gambe insieme. –
Esempio: Bocc. Teseid. 5, 32: Guida li passi miei, come facesti Più volte in mar di Leandro i lacerti.
Definiz: § II. Pure per Parte muscolosa nella gamba degli animali. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 408: Di che il predetto cavallo, sentendo spesso lo 'ncendio, andrà più aperto che non sarà usato. Ed in simil modo si faccia nelle gambe dinanzi, faccendo le predette cotture dentro ne' lacerti.
Definiz: § III. Term. d'Anatomia. Fascio di fibre carnose, nel corpo così dell'uomo come degli animali. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 14: Le 'nfertadi che nascono ne li nerbi e negli lacerti degli occhi e nel muovere de le palpebre, avvegnono per lo cervello.
Esempio: E Span. Cur. Occh. volg. Z. appr.: Onde il lacerto si corrompe in acqua, dal quale si facea quella divisione; e menomansi quelli lacerti che moveano gli occhi. E nota, che ciascuno occhio àe VIII lacerti che 'l muovono; e, quando si magagnano o incagioniscono, resultano diverse infertadi e accidenti a l'occhio, secondo il lacerto passionato, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 247: Diviso il destro ventricello del medesimo (del cuore d'uno struzzo), lo vidi assai diverso da quello de' bruti e degli uomini, per essere quasi affatto privo delle solite colonnette o lacerti, e fibre, e solchi, e risalti, e fascette di cordicelle nervose, ma quasi tutto liscio e polito.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 151: Questi (corpi glandulosi dell'ovaia d'una scrofa).... sono vestiti di tre tonache, cioè una comune e due proprie. La comune è tutta quanta rabescata di molti rami di vasi sanguigni, e di molti lacerti, o fascetti di carnose e nervose fibre, arricchita, molto densa e resistente, ec.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 114: La superficie interna dell'auricola (del cuore) è ineguale per molte prominenze parallele che si chiamano colonne o lacerti; e sono archi di fibre carnose che la circondano, connessi tra loro per mezzo di altre minime oblique. Ei sono inchiusi tra la tunica del cuore ed un'altra sottilissima interna, che soppanna tutto quel vuoto.
Esempio: E Cocch. R. Lez. anat. 115: In questo vestibulo il sangue aspetta il rilassamento o la diastole del cuore; ed in quel punto contraendosi i lacerti dell'auricola, è forzato ad entrare nell'orifizio del ventricolo.
Esempio: Targ. Viagg. Pref. 5, 15: Nel ventricolo sinistro (del cuore di alcune gru) erano alcuni lacerti a foggia di rughe ondose ma irregolari.... L'orecchietta sinistra aveva lacerti grandi e molto rilevati, diramati come le radiche d'alberi.