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Dizion. 5° Ed. .
BISTICCIO
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BISTICCIO. Definiz: | Sost. masc. Scherzo che risulta dalla vicinanza di parole per lo più bisillabe, differenti di significato e simili di suono. |
Secondo alcuni dal lat. disticum, secondo altri da dis, cambiato in bis, e dictum. − Esempio: | Not. Malm. 2, 528: Bisticcio, quasi disticcio, dal latino-greco distichum,.... imperocchè i primi bisticci, de' quali ci sono rimasi gli esempj, consistevano in distici o vogliam dire coppia di versi rimati colla stessa voce, la quale significava due cose diverse, secondochè o più larga o più stretta, intera e dimezzata, si profferiva. | Esempio: | Giambull. P. F. Ling. Fior. 316: Il bisticcio da' Greci παρανομασία, e da' Latini chiamato agnominatio, va scherzando con la somiglianza d'una voce, e quasi che nel medesimo suono muta sempre il significato. |
Esempio: | Lipp. Malm. 6, 101: Ben tu puzzi di pazzo ch'è un pezzo, Disse Pluton, bestiaccia, per bisticcio. | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 2, 202: Non tutto quello che ha sembianza di frivola arguzia o di affettato bisticcio, è tale. |
Definiz: | § I. E per Contesa di parole, Alterco. − | Esempio: | Bott. Stor. Amer. 1, 182: Nacquero varj bisticci; e l'assemblea iva schermendosi ora con una scusa, ora con un'altra, per non fare i compensi. |
Definiz: | § II. Stare in sul bisticcio, vale Bisticciare, Stare a tu per tu. − |
Esempio: | Varch. Ercol. 98: Bisticciarla con alcuno e star seco sul bisticcio, è volere stare a tu per tu. |
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