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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRESA.
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IMPRESA.
Definiz: Sost. femm. Ciò che s'imprende, o che si è impreso, a fare; ed altresì Ciò che alcuno si propone di fare, di operare. –
Esempio: Dant. Inf. 2: E quale è quei, che disvuol ciò che volle, E per novi pensier cangia proposta, Sì che del cominciar tutto si tolle; Tal mi fec'io in quella oscura costa; Perchè, pensando, consumai la impresa, Che fu nel cominciar cotanto tosta.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Non è impresa da pigliare a gabbo Descriver fondo a tutto l'universo, Nè da lingua che chiami mamma o babbo.
Esempio: E Dant. Conv. 289: Oh come è grande la mia impresa in questa canzone, a volere omai così trafoglioso campo sarchiare, come è quello della comune sentenzia, sì lungamente da questa cultura abbandonata!
Esempio: Petr. Rim. 2, 237: Tanto ti prego più, gentile Spirto, Non lassar la magnanima tua impresa.
Esempio: Bocc. Laber. 33: Ma pure alcuna scintilletta di ragione, dimostrandomi che molto maggiore vergogna a me, ciò faccendo, acquisterei, che a lei, da tale impresa, non poco ma molto turbato, mi ritenne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 66: Volerla a lui levar nè onesta Nè forse impresa facile sarebbe.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 193: Chi cognosce e' periculi non gli debbe presupporre tutti certi; ma.... farsi animo, nè si ritirare dalle imprese virili e onorevoli per paura, ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 473: Chiamasi impresa toscanamente quello, che i Latini dicono inceptum, cioè ogni cosa che s'imprende e piglia o a fare o a dire.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 21: Non ha ricusato di commetter anco in futuro alla mia fede quei segreti, la cui notizia faccia mestiero per questa impresa.
Esempio: Leopard. Poes. 39: Ma voi di quale ornar parola o canto Si debbe, a cui non pur cure o consigli, Ma dell'ingegno e della man daranno I sensi e le virtudi eterno vanto Oprate e mostre nella dolce impresa?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: D'accordo ebbero concertata la maniera di condurre a fine l'impresa.
Esempio: Capp. Econ. 350: Onde la gran mente del Machiavelli potè concepire l'impresa in quel tempo maravigliosa della storia civile, o come gli odierni male e impropriamente dicono filosofica.
Definiz: § I. E col compimento esprimente l'oggetto dell'impresa. –
Esempio: Dat. Gor. stor. 118: Avendo i Fiorentini diliberato la impresa di vincere Pisa per forza, e signoreggiare quella, soldarono molta gente d'arme a cavallo e a piè, e fattone capitano di guerra 'l conte Bertoldo degli Orsini, cominciarono a assaltare il contado.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 358: Ultimamente ti avvertisco che per desiderio di gloria tu non ti metta scioccamente ad alcuna impresa, in nessun luogo, di cose inusitate, o non mai vedute.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 221: Ad Aristotile migliaia d'uomini in servigio assegnò (Alessandro Magno) per la investigazione delle cose naturali, acciocchè egli lo agevolasse a tirare innanzi la grande impresa della sua filosofia.
Definiz: § II. E per Atto, Fatto, Opera, Gesta. –
Esempio: Vill. G. 372: Questo messer Corso fu de' più savj e valentri cavalieri, e 'l più bello parlatore, e 'l meglio pratico, e di maggior nominanza e di grande ardire e imprese, ch'al suo tempo fosse in Italia.
Esempio: E Vill. G. 717: E nota, lettore, che questa (la lega con Venezia) fu una delle più alte imprese che mai facesse o fatto avesse il comune di Firenze.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 182: Nobile uomo fu il tuo padre, dal quale tu non vuogli degenerare, sì alta impresa avendo fatta, come hai.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 14: Se ne sdegnò in guisa e se ne dolse, Che disse: Invendicato già non fia; E pien di mal talento si rivolse Al cavallier che fe' l'impresa ria.
Esempio: Giannott. Op. 1, 152: Il contrario avviene quando i cittadini sono affezionati alla repubblica, sì come erano i Romani al tempo de' Tarquinj: agli assalti de' quali fu fatto resistenza da loro con tanta fortezza, che ogni loro impresa rimase vana.
Esempio: Leopard. Poes. 56: Se la funesta delle patrie cose Obblivïon dalle perverse menti Non isgombrano i fati, e la matura Clade non torce dalle abbiette genti Il ciel fatto cortese Dal rimembrar delle passate imprese.
Esempio: Lambr. Elog. 167: Ho risoluto di andare in traccia di notizie sulle qualità, sulle imprese di quest'uomo,... che non merita l'oltraggio di lodi simulate, e non ha bisogno di quella indulgenza, che sola è lecita ad anime schiette, il silenzio.
Definiz: § III. In senso più determinato, vale Azione guerresca, Guerra. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 283: Ragionammo insieme di molte cose, tutte intorno a questa impresa contro a Pandolfo.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 197: Penserà in Furlì a rassettare quella terra, e parte si risolverà nell'impresa di Bologna.
Esempio: E Machiav. Scritt. ined. 207: E avendo questa mattina vinto nel consiglio maggiore 100000 ducati, penseremo per avventura di fare questa impresa di Pisa in ogni modo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 44: Eccovi poi, che, mentre altrove attende Ad altre magne imprese il Re francesco, Nè sa quanta superbia e crudeltade Usino i suoi, gli è tolta la cittade.
Esempio: Varch. Stor. 1, 392: Il desiderio di tornare al campo nasceva, che ragionandosi di far l'impresa di Milano, dubitavano che quell'onore al signore Ianus Fregoso non si desse.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 6: Già 'l sesto anno volgea, che 'n Oriente Passò il campo cristiano all'alta impresa.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 165: L'esercito condotto dal duca di Mercoeur, per soccorrere Canisia assediata dal Turco l'anno 1600, non potè venir a capo dell'impresa per simil difetto, onde si perdette la piazza.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 9: L'Umena avendo raccolte tardi le sue genti, vi giunse in tempo, che trovò già dall'Altemps compita l'impresa.
Definiz: § IV. E poeticam., vale Fatto d'arme, Combattimento, Duello, ed altresì Giostra. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 94: Aggiungi che sapea ch'era Ruggiero..., L'uom che bramato ha di saper per vero Esperimento, quanto in armi vaglia, E pur non vuol seco accettar l'impresa.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 73: Fra i rami erano appese Insegne e prigioniere arme diverse Già da lui (Dudone) tolte in più felici imprese Alle genti di Siria ed alle Perse.
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 1, 59: Troncatosi dunque molto presto ogni maneggio di pace, continovossi da tutte le parti la guerra, e la nobilitarono particolarmente due nuove imprese de gli Spagnuoli in Zelanda, simili a quella prima del Mondragone.
Definiz: § V. E pure poeticam., trovasi detto per Fatto, Avvenimento, d'importanza, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 178: Queste pive si ponno a tutte imprese Usar; a nozze, a feste, giorno e notte, ec.
Definiz: § VI. Impresa, si usò anche per Carico, Incarico, Assunto, e simili, ma per lo più col verbo Dare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 79: Chi vuol di quanta turba cada Tenere il conto, ha impresa dura e forte.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 39: Punito esser debbo io che cieco fui; Cieco a dargliene impresa, e non por mente Che 'l fuoco arde la paglia facilmente.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 65: Vinta per sè quella battaglia tenne, Di cui l'impresa al buon Rinaldo diede.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 45, 54: E crede ben, s'a lui ne dà l'impresa, Che ne fia vinta Bradamante e presa.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 357: Mi sarà caro di veder tutto che si farà di costà in onor suo,... di che ho dato impresa a madonna Laura.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 314: Mi sarà sommamente caro che, se la causa si può proseguire per altra via, ne diate l'impresa a qualcuno che discerna la tristizia dalla miseria.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 319: Di questo, come di non mia impresa, mi taccio.
Definiz: § VII. Si usò genericamente per Cosa, Affare, Negozio. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 29: E le XXIII staiora di quel mio cognato lasciai stare, perch'era troppa impresa.
Definiz: § VIII. E per Carico o Lavorio che alcuno imprende a fine d'industria, Azienda, Negozio, Traffico. –
Esempio: Instr. Cancell. 6, 224: Se, lavoratori di terre, servano tutti attualmente al podere, sì che per l'impresa delle terre che lavorano sieno tutti necessari.
Esempio: E Instr. Cancell. 6, 253: Essendo artisti, si devono questi che attualmente si esercitassero nell'impresa di dette terre, e non in altro, reputare, come se fossero un uomo solo per famiglia.
Esempio: Legg. Band. C. 17, 121: Se di quello della compagnia [mercantile] alcuno de' compagni facesse alcuna impresa, e che danno ne seguitasse, appartenga tutto a lui, ma se guadagno vi fusse, attenga alla compagnia.
Esempio: Lambr. Elog. 49: Consapevole delle intenzioni del Cavour,... regolatore dell'azienda era il Corio, più compagno che ministro, e interessato nell'impresa per un contratto ingegnoso.
Esempio: E Lambr. Elog. 183: Non v'è impresa, come oggi si dice, industriale, nè utile innovazione, alla quale ei non abbia rivolto i suoi studj.
Esempio: Capp. Econ. 372: Cerchiamo.... se il vizio è nel modo di amministrare le terre, se manchi all'agricoltura nostra la vastità delle imprese, la forza de' proprietarj.
Esempio: E Capp. Econ. 376: Dovremo noi per questo maledire quelle imprese tanto vaste, que' capitali tanto fruttiferi, quelle macchine tanto possenti?
Definiz: § IX. Vale altresì Carico di lavori che alcuno imprende a fare per conto altrui, Appalto di checchessia che altri assume, a certe determinate condizioni di tempo, prezzo, e simili. –
Esempio: Legg. Band. C. 27, 313: Questa impresa comprenderà il riattamento e restaurazione di tutti quei pezzi di strada che sono descritti ec.
Esempio: E Legg. Band. C. 27, 314: Di tutte due questi capi di lavoro dovrà farsene una sola impresa.
Definiz: § X. Impresa, si chiamò in Toscana l'Azienda del giuoco del lotto, perché quando tal giuoco s'introdusse nel Granducato con l'editto del 1739, fu dato, come qualsivoglia altro lavoro od opera, in appalto a private persone. –
Esempio: Legg. Band. C. 24, 179: Sulle riflessioni delle quali cose.... ha conceduto al signor Ottavio Cataldi.... l'impresa ed appalto generale e privativo del lotto suddetto, all'uso di Genova, Roma, ec.
Esempio: E Legg. Band. C. 26, 61: Si proibisce a qualsivoglia persona.... giuocare o raccoglier giuoco in qualunque modo, come sopra, per imprese di lotti di Stati esteri, ec.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 140: Quanto poi ai cancellieri ed altri impiegati nelle cancellerie dei diversi dipartimenti dell'amministrazione generale delle nostre regie rendite, dello scrittoio delle reali possessioni e dell'impresa del lotto, i quali attualmente dependono dalla suddetta Camera granducale, comandiamo che ec.
Definiz: § XI. Onde per estensione si chiamò Impresa anche Ciascuno di quei luoghi ove si ricevono le giocate del lotto, Botteghino, che oggi chiamasi Banco del lotto. –
Esempio: Giust. Vers. 41: Ma certo, se un giorno Mi cresce la spesa, Galoppo all'impresa E strappo uno storno.
Definiz: § XII. Impresa, usasi anche figuratam. a significare Chi, a fine di guadagno, imprende a dare, a suo rischio e pericolo, uno spettacolo pubblico, e più specialmente, teatrale. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 9: Se d'ordin dell'impresa s'è levato Un suonator, se spegnesi un lampione,... Ognun cerchi di me, ec.
Definiz: § XIII. Impresa, è Term. cavalleresco, il quale fu usato, conforme all'antico francese, a denotare Quel segno, come ciarpa, catena, stella, cimiero, che, ricevuto dalle loro dame, i cavalieri portavano qual pegno che avrebbero ad ogni costo compiuta l'impresa assunta. E si usò altresì a significare Qualsivoglia immagine dipinta o scolpita sullo scudo, o trapunta sul vestimento, con la quale il cavaliere intendeva simboleggiare i suoi propositi. –
Esempio: Bern. Orl. 61, 39: Poi d'una giubba, ch'avea molte imprese, Di sua man veste il cavalier gentile.
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 16: Ciascuno si veste della sua livrea adornando le berrette con penne e con imprese a suo talento.
Definiz: § XIV. Quindi Impresa si è detta anche L'unione di un corpo figurato e di un motto, la quale, assunta da una persona, da una famiglia, da un collegio di persone, serve come simbolo dei suoi particolari intendimenti, o come ricordo di nobili imprese compiute; ma talora chiamasi Impresa anche Uno o più corpi figurati senza motto. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 235: Se intorno alle sue imprese ho tanto indugiato a mandarle gli ultimi motti, non è proceduto nè da negligenza, nè da dimenticanza.
Esempio: Sassett. Lez. II, 2, 167: Puossi ciò appresso di Eschilo vedere nella tragedia nominata de' Sette che andarono a Tebe; nella quale ci racconta l'imprese di quegli eroi,... e dopo il racconto e ritratto di ciascuna, narra Eschilo quello che fosse scritto in esse, di tutte dichiarando il significato. L'uso delle quali imprese pure da i medesimi Egizj era disceso.
Esempio: E Sassett. Lett. 46: Perciocchè io distinguo quelle imprese che sono senza motto da quest'altre che hanno il motto, delle quali è il mio ragionamento.
Esempio: Tass. Dial. 3, 375: Chiamiamo.... imprese le figure e le note, con le quali significhiamo i nostri concetti intorno alle cose fatte o che abbiamo da fare.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 46: Nel mezzo v'han dipinto.... L'impresa lor, nella quale hanno espresso Sulle tre ore il venticel rovaio, Che ha spento il lanternone a un bruciataio.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 8: Pende dal cornicione, entro a ricco scudo tutto lumeggiato d'oro, l'impresa degli Accademici Immobili, la quale un mulino a vento si è, co 'l motto IN SUA MOVENZA È FERMO.
Esempio: Rucell. L. Eseq. 37: Dentro a i sedici scudi delle navi minori si rappresentavano otto imprese, che simboleggiavano le virtù o doti soprammentovate, e otto emblemi, ec.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 18: Galba.... usar volle impresa avita, e propria di sua famiglia, cioè un cane prominente su prora di nave.
Esempio: Manett. Ragion. 15: Le materie da me in tale opera trattate, con le imprese o divise, con le sentenze o motti, e con i nomi dell'Accademia e di voi stessi, tutta la convenienza, anzi tutta la connessione, trovavansi avere.
Definiz: § XV. Per impresa, posto avverbialm., si usò per Di proposito, Con animo deliberato di far cosa importante. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 240: Se traduco Virgilio, è per trattenimento dello scioperio, piuttosto che per impresa.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 318: Nella materia della giustificazione era convenuto già toccar molte cose della penitenza per l'affinità che è tra esse; ma che abbondando tanto gli errori intorno alla seconda, bisognava insegnarne di nuovo per impresa.
Definiz: § XVI. Avere impresa con alcuno, nel linguaggio cavalleresco, significò Aver preso a combattere, o anche semplicemente a giostrare, con esso; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 104: Gli otto che dianzi avean col mondo impresa, E non potuto durar poi contra uno, Avendo mal la parte lor difesa, Usciti eran dal campo ad uno ad uno.
Definiz: § XVII. Fare impresa, o l'impresa, di checchessia, vale Imprenderlo, Assumere l'incarico di farlo. –
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 62: Se pur un di voi contraddicesse, non farei l'impresa.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 1 t.: O l'amor della opera, della quale io ho fatto impresa, m'inganna, o ei non fu mai republica alcuna maggiore, ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 48: Quanto alla nota de' rovesci [delle medaglie], io non ve l'ho domandata per fare impresa d'interpretarli, ma perchè ec.
Esempio: Vett. Colt. 41: Virgilio.... non vuole a patto alcuno che noi facciamo impresa d'annestare ulivi salvatichi, ponendoci innanzi a gli occhi il pericolo, al quale sono sottoposti.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 197: E se io volessi al presente fare impresa di raccontarvi quei parti, che, poichè egli fu fatto accademico, furono dalla fecondità del suo ingegno prodotti, e custoditi con accuratissimo studio da lui, ridurvi in numero, sarebbe da doversi dire che ec.
Definiz: § XVIII. E Fare impresa di checchessia, vale altresì Attendere ad esso, Star facendo ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Alam. L. Gir. 8, 22: Ivi truova di giovini una schiera, Che di giostrar fra lor faceano impresa; Quando veggion venire Elianoro Domandan che incontrar si voglia a loro.
Definiz: § XIX. Fare impresa di una città, provincia, regione, e simili, vale Imprendere a conquistarla. –
Esempio: Nard. Stor. 1, 89: E dall'altra parte i Viniziani, che con grosso esercito tenevano la guardia di quasi tutta la Puglia, facevan pensiero di farne impresa particolare, e insignorirsi di quel reame.
Esempio: Dav. Tac. 2, 249: Per lungo tempo fu sdimenticata Britannia.... Gaio Cesare trattò d'entrarvi.... Claudio ne fece impresa e vi mandò legioni e aiuti.
Definiz: § XX. E Fare impresa contro un popolo, uno stato, e simili, vale Muovergli guerra. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 190: Avendo fatto solenne voto.... di dare ogni opera,... di racquistare Constantinopoli, e fare impresa contra a' Turchi, secondo consiglio de' cardinali, per questo s'ha buona speranza.
Definiz: § XXI. Fare impresa di una cosa, si disse anche per Farne traffico, commercio, e simili. –
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 40: Li setaiuoli e mercanti che ne aranno fatta e faranno impresa e provedimento, possino con più occasione spedirli (i drappi).
Definiz: § XXII. Fare impresa di piante, erbaggi, e simili, si usò per Coltivarli in grande quantità a fine d'industria. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 36: Oggi in tutta la Lombardia se ne fanno (degli asparagi) grandi imprese, ed a Verona, a Parma, a Milano quelli della Cagnuola sono celebratissimi per grossezza e bontà.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 161: E volendo far grande impresa di lini, e che profitti bene, cominciando primamente a spargere del mese di marzo del trifoglio tra le biade, e segata poi ec.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 169: E si può farne impresa (della maggiorana), per dar via del suo seme per abbonar la cervogia a' Tedeschi.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 189: E chi n'ha fatta (del meo) grande impresa in Italia per cavar olio del suo seme spremendolo al torchio.
Definiz: § XXIII. Fare impresa di un fatto, si usò per Farne inquisizione. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 93: Osarono di manomettere la famiglia del capitano della piazza.... e alcuno de' suoi sergenti ferire, senza che i signori Otto ardissero di farne impresa o dimostrazione alcuna.
Definiz: § XXIV. Fare impresa, o l'impresa, di una cosa con alcuno, si usò per Tenerne parola, Far pratica con esso circa a quella tal cosa. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 335: Essendosi fatta la impresa per te, non ho parlato di poi ad altri: chè, avendo a fare la 'mpresa d'uno di voi, più tosto la vo' fare per te.
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 137: Vorrei che voi entraste in questo negozio gagliardamente, e con quella destrezza, ch'è propria vostra, ne toccaste prima un motto al Contestabile. Di poi ne faceste impresa con la Regina, ec.
Definiz: § XXV. Pigliare impresa, o l'impresa, o per impresa, di far checchessia, Prendere impresa, o l'impresa, o per impresa, di far checchessia, Togliere, e simili, impresa, o l'impresa, o per impresa, di far checchessia, vale Assumerne il carico, Obbligarsi a compierlo, a farlo. –
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 60: Mandò loro a dire come non gli era lecito pigliare alcuna impresa senza la volontà e consiglio de' suoi fratelli.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 49: Io piglierò per amor tuo l'impresa D'entrar col Conte a singular certame. Contra me so che non avrà difesa Se tutto fosse di ferro o di rame.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 114: Oh quanto volentier sopra sè tolta L'impresa avria di quella pugna incerta!
Esempio: Caran. Eustaz. 19: Sostene comandò ad Ismine sua figliuola che dovesse pigliar l'impresa di mescere [a tavola].
Esempio: Car. Apol. 193: E peggio, ch'abbiate tolto per impresa di far che i vizj siano virtù, e che, ec.
Esempio: Bald. Pros. 515: Francesco Maria, nostro duca, li pose alle mani l'impresa del fortificare e circondare di mura la città nostra.
Definiz: § XXVI. Pigliare impresa, trovasi figuratam., per Contendere, Contrastare, e simili. –
Esempio: Savonar. Poes. 15: Non pigliar impresa, Se non serai intesa.
Definiz: § XXVII. È più la spesa della impresa; è maniera proverbiale, con la quale vogliamo significare che non mette conto di fare una data cosa, perchè il profitto non sarebbe in paragone della spesa o delle fatiche necessarie a compierla.