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1) Dizion. 5° Ed. .
ALUNNO.
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ALUNNO.
Definiz: Sost. masc. Allievo.
Dal lat. alumnus. −
Esempio: Car. Eneid. 7, 6: Ebbe Caieta Dal suo pietoso alunno esequie e lutto, E sepoltura alteramente eretta.
Definiz: § I. E per similit. −
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 2, 134: Un dì quel rio si fa torrente, e in guerra Mena le torbid'onde; apre e divora L'argine opposto, e il caro alunno [il tenero arboscello] atterra.
Definiz: § II. Per Discepolo, Scolare, ed anco per Colui ch'è educato in qualche seminario o collegio. −
Esempio: Car. Eneid. 2, 331: E quelli stessi, Cui non potêr nè 'l figlio di Tideo, Nè di Larissa il bellicoso alunno, Nè dieci anni domar.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 13, 226: Carissime l'avea per lo don ch'elle Ebber dal dolce alunno di Sileno.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 11: E del più degno alunno Prende 'l men fortunato.
Esempio: Menz. Sat. 89: Come d'Euclide un giovanetto alunno.