1)
Dizion. 5° Ed. .
FACELLA.
Apri Voce completa
pag.468
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
FACELLA. Definiz: | Diminut. di Face. Propriamente Piccola face; ma vale lo stesso che Face, Fiaccola; e più particolarmente vale Pezzo di legno ragioso, o d'altre materie atte ad abbruciare, Fascetto di legna, e simili, per far lume, ovvero per metter fuoco in checchessia. Ma oggi è voce d'uso o poetico, o archeologico. |
Anche nel basso lat. facella. – Esempio: | Petr. Rim. 1, 176: Un'altra fonte ha Epiro; Di cui si scrive ch'essendo fredda ella, Ogni spenta facella Accende, e spegne qual trovasse accesa. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 3, 15: O che natura sia d'alcuni marmi Che muovin l'ombre a guisa di facelle, O forza ec. | Esempio: | Cellin. Pros. 118: L'altro rovescio avevo figurato una Pace, cioè una figura giovane bellissima con una facella in mano, che ardeva un monte di diverse armi. | Esempio: | Tass. Gerus. 11, 66: Porta Duo pini fiammeggianti in ver la torre. Cotali uscir della tartarea porta Sogliono.... Le ministre di Pluto empie sorelle, Lor ceraste scotendo e lor facelle. | Esempio: | E Tass. Gerus. 12, 28: S'accesi ne' tuo' altari umil facella, S'auro o incenso odorato unqua ti porsi, Tu per lei prega ec. | Esempio: | E Tass. Rinald. 7, 2: Da facelle accese Esser divisi largamente i campi. | Esempio: | Segner. Incred. 388: Dipignerli nella immaginazione le lucciole per facelle. | Esempio: | Giacomell. Carit. 4: Per tutta la città si cantava Imeneo: piene erano di corone e di facelle le piazze. | Esempio: | Pindem. Poes. 495: Strider vi s'oda il torchio atto e possente Quelle a spezzarmi o vaie bacche o nere, Onde si pasce la facella ardente, Che tante m'indorò vegghiate sere. |
Definiz: | § I. E in locuz. figur. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 24, 91: Non volse il cauto vecchio ridur seco, Sola con solo, la giovane bella,... Fra sè dicendo: con periglio arreco In una man la paglia e la facella. |
Definiz: | § II. E figuratam. – | Esempio: | Dant. Parad. 9: Si leva un colle, e non surge molt'alto, Là onde scese giù una facella, Che fece alla contrada grande assalto. |
Definiz: | § III. Pur figuratam., per Fiamma o Fuoco d'amore, Passione amorosa. – | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 3, 91: Giunon sapea, non senza gran dolore, Ch'a Giove il core ardea nova facella. | Esempio: | E Anguill. Ovid. Metam. 9, 243: Non si conosce Bibli, e
non sa il fine Al qual l'occulta sua facella intende. | Esempio: | Tass. Rinald. 4, 50: Così al vago apparir degli occhi ardenti, Ond'usciro d'Amor vive facelle. |
Definiz: | § IV. Per estensione, e poeticam., vale anche Lume, Luce, Splendore. – | Esempio: | Dant. Parad. 23: Perentro il cielo scese una facella Formata in cerchio a guisa di corona. |
Definiz: | § V. E per similit., Stella, e anche Pianeta. – | Esempio: | Dant. Purg. 8: E il duca mio: Figliuol, che lassù guarde? Ed io a lui: A quelle tre facelle, Di che il polo di qua tutto quanto arde. | Esempio: | E Dant. Parad. 18: Io vidi in quella giovïal facella Lo sfavillar dell'Amor che lì era, Segnare agli occhi miei nostra favella. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 8, 1: Eolo aperta avea l'atra prigione Al vento opposto all'artica facella, Che gelosa nel ciel suol far Giunone. |
Definiz: | § VI. E figuratam., per Occhio. – | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 1, 184: E dove è quel pastore, il cammin prese, Che 'n capo tien tante facelle accese (cioè, tanti occhi aperti e desti). |
|