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Dizion. 5° Ed. .
BORIA.
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BORIA. Definiz: | Sost. femm. Vanagloria, Ostentazione vana, Iattanza, Albagia. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 25, 217: Par che si lievi in tanta boria Prato. |
Esempio: | E Pulc. L. Frott. 128: Ch'è tutto fumo e boria, Per troppa vanagloria Perdè quel cacio il corbo. |
Esempio: | Segner. Pred. Pal. ap. 68: Tale autorità qualsisia, non debbe andare negli ecclesiastici accompagnata da boria, ma da umiltà. | Esempio: | Crudel. Rim. 90: Quando pien d'albagia, gonfio di boria ec. |
Definiz: | § I. Per Pompa, Sfarzo, Ornamento vano. – |
Esempio: | Sacch. Nov. 1, 264: Non va caendo (cercando) immagini di cera, nè queste borie e vanità. |
Esempio: | Morell. Cron. 268: Però non esser vago di quella boria che ti disfarebbe. |
Esempio: | Carlett. Viagg. 2, 254: Sono però tutte borie che costano loro pochissimo, poichè hanno per usanza di servirsi egualmente con iscambievole cortesia. | Esempio: | Lipp. Malm. 8, 13: Le ninfe han solo i necessarj, Nè voglion pompe nè moderne usanze, Per insegnare a noi ch'abbiam le borie Di quadri e letti d'oro e tante storie. | Esempio: | Not. Malm. 2, 632: Per borie in questo luogo s'intendono i superflui e vani ornamenti. Disse una Monaca al Piovano Arlotto: noi suore non abbiamo bisogno di tante borie di fuori. |
Definiz: | § II. Aver boria di una cosa o di una persona, vale Boriarsene, Gloriarsene, Inorgoglirsene. – | Esempio: | Pulc. L. Morg. 22, 227: E ch'ogni dama del suo drudo ha boria. |
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