1)
Dizion. 5° Ed. .
COLASCIONE.
Apri Voce completa
pag.134
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
COLASCIONE. Definiz: | Sost. masc. Strumento musicale in forma di liuto, con due ed anche con tre corde, e con sedici tasti nel manico, usato per lo più dai Cantastorie. |
Probabilm. dal gr. χέλυς. – Esempio: | Vai Rim. 9: E dove, dopo me, dove n'andrà L'amato colascione, al suon del quale Talvolta il carnevale Cantar solevo la bernaccalà? | Esempio: | Lipp. Malm. 1, 38: Chi suona il ribechin, chi il colascione. |
Esempio: | Red. Lett. 1, 234: Così cantano i ciechi come son io, al suon del colascione, per non dire a quello del campanaccio. |
Definiz: | § I. E oggi si dice, per similit., Qualunque cattivo strumento a mano e a corda malamente sonato. – | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 57: Un cieco con un unto colascione Quattro corde di refe mi strimpella. |
Definiz: | § II. Versi da colascione, dicesi familiarm. per Versi cattivi, mal fatti; cioè simili a quelli che i Cantastorie cantano al suono del colascione. |
|