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METEORA
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METEORA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Fisica. Nome generico di qualunque fenomeno che avvenga nell'atmosfera. E secondo che l'agente fisico che ha parte principale in esso fenomeno è la luce, il calore, l'elettricità, l'aria, o l'acqua, la Meteora dicesi meteora luminosa, meteora ignea, meteora elettrica, meteora aerea, o meteora acquea.
Dal grec. τὰ μετέωρα. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 3: Or che diversi segni e imagin nuove Par che nascano in cielo, hacci chi legga Nulla delle meteore?
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 165: Non avremmo nelle nuvole tuoni, lampi e saette, nè tante altre di quelle che le scuole chiamano meteore.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 161: Concludemmo per tanto, che questa potesse essere una meteora simile ad altre delle aeree, e dicemmo, che ec.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 489: Per quello che concerne le meteore, Livorno a cagione della sua positura, è molto soggetto ai venti di mare.
Esempio: E Targ. Viagg. 10, 208: Dànno [i monti della Toscana] origine o impulso ai venti ed a varie meteore acquose.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 325: L'azione delle meteore sopra del globo è sommamente grande ed efficace.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 91: Nel tempo che la terra espone ai beneficj dell'aria il suo seno scomposto dal vomere o dalla vanga, ella à l'occasione ancora di profittar di quegli delle meteore.
Definiz: § I. Dicesi pure di Ciascuno di quei corpi di origine cosmica, come stelle cadenti, bolidi, aeroliti, che, incontrati dal nostro globo nella sua rivoluzione intorno al sole, o attraversano l'atmosfera, o cadono sulla terra, scoppiando talvolta con molto fragore. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 116: Veddesi poi sul mezzodì uscir di ponente un'altra meteora ignea, in forma di serpente con tre teste, che scorreva velocissimamente verso Oriente, dove spariva, gettando nel suo passaggio un'infinità di lingue di fuoco, che si spegnevano per l'aria.
Esempio: Pindem. Poes. 206: Metà compio dell'opra, e son nel mondo Qual meteora che brilla, e nulla in cielo Poi di sè lascia.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 11: Quel favore È meteora che striscia nella notte, Per lasciar dietro a sè più cupo orrore.
Esempio: Lambr. Elog. 126: Vi sono tempi e cose nella vita degli uomini che risplendono come meteore, passano e non tornano più.
Definiz: § II. E nel numero plurale, si usò antonomasticamente, intendendo l'Opera di Aristotele, che tratta delle cose meteorologiche. –
Esempio: Bald. Pros. 420: Disputò alcune cose delle comete, e fu poi redarguito dal filosofo nelle Meteore.