Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BISACCIA.
Apri Voce completa

pag.190


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BISACCIA.
Definiz: Sost. femm. Nome che si dà a Due sacche o tasche collegate insieme con due cinghie, che si mettono all'arcione dietro della sella, per portar robe in viaggio; e anche Sacca a doppio fondo, qual'è quella che portano i frati quando vanno alla cerca. −
Esempio: Bocc. Decam. 6, 107: Che alcuna persona non toccasse le cose sue, e spezialmente le sue bisacce.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 110: E la prima cosa che venne lor presa per cercare, fu la bisaccia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 237: Traendolo fuori del laveggio, il mise nella bisaccia.
Esempio: Cellin. Vit. 210: In su questo cavallo era un paio di bisacce.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 524: Si caricano a dismisura, facendo supplir le spalle a quello che non potevano le bisacce.
Definiz: § I. E per Saccoccia o Tasca qualunque. −
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 48: Ed ha più ripostigli e più segreti, Che le bisacce delle bagattelle.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 64: Un corrier,.... vista questa nobil compagnia, Di bisaccia una lettera si tolle.
Definiz: § II. E per similit. in ischerzo. −
Esempio: Fag. Rim. 4, 204: La bocca di corallo, una bisaccia Che le perle de' denti in sè riserra.