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CROLLARE.
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CROLLARE.
Definiz: Att. Muovere con forza, dimenando in qua e in là, Scuotere, Squassare; che più comunemente dicesi Scrollare.
Probabilmente dal grec. κρούειν, che vale lo stesso. –
Esempio: Petr. Rim. 174: E degli occhi escon onde, Da bagnar l'erbe, e da crollare i boschi.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 108: E come lavato fosse, crollasse la fune.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 206: Chè mi sovvien quanto t'amai quel punto Che tu crollando alla mia pianta i rami, Fusti cagion che a sostenerla corsi (qui in locuz. figur.).
Esempio: Tass. Gerus. 7, 116: Schianta i rami il gran turbo, e par che crolli, Non pur le querce, ma le rocche e i colli.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 75: Avido di battaglia il pio Goffredo,... l'asta crolla smisurata.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 52: Crollando [il cavallo] la superba cervice, rompe i ritegni del freno.
Esempio: Mont. Poes. 1, 373: Col gran tridente, onde i tremuoti han vita, Nettun ti colga e ti crolli e ti schianti Dai fondamenti.
Definiz: § I. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 4: Con sì animosi petti, che vi foro Vicini o poco lungi al gran periglio, Crollaste sì le ricche giande d'oro, Sì rompeste il baston giallo e vermiglio, Ch'a voi si deve il trionfale alloro.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 33: L'empia setta Che già crollasti, a terra estinta cada.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 3, 12: Ma che veramente altro che cosa di Dio non sia un tale Istituto, troppo chiaro il dimostra, il non aver mai potuto forza d'umano contrasto.... abbatterlo nè crollarlo.
Definiz: § II. Ed altresì Muovere leggermente, ed anche Smuovere tanto o quanto. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Sta come torre, fermo, che non crolla Giammai la cima per soffiar de' venti.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 281: Ella legò colla sua cintura una grandissima nave, e menolla per lo renaio, tirandosela drieto, la quale molte migliaia d'uomini crollare non la potevano.
Esempio: Zibald. Andr. 26: Ciò veggendo, pianamente colla mano crollò la cortina, e disse: partitevi costinci.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 191: La più vaga, vermiglia e fresca rosa Vid'io, che 'n orïente o 'n altra parte Scaldi il sol, crollin l'aure, o bagni l'alba.
Definiz: § III. E in locuz. figur. –
Esempio: Soldan. Oraz. I, 4, 116: Non il concupiscibile amore, non gli altri capitali nemici nostri,... lo poterono punto crollare.
Esempio: Leopard. Poes. 100: Nell'imo petto.... siede Noia immortale, incontro a cui non puote Vigor di giovanezza, e non la crolla.
Definiz: § IV. Crollare il capo, od anche la fronte, vale Fare atto di disapprovazione o di scontento o di sdegno o di minaccia, con un certo movimento della testa. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Cagnazzo a cotal motto levò il muso, Crollando il capo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 307: Di quello [tempio], crollando la testa, e minacciando, s'uscì.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 25: Crollava il capo e sorridea dicendo: Dove costui non osa, io gir confido.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 3, 8: Severo Ragionò susseguente Andrio; la fronte Magnanima crollando, in cui si legge Ardimento, vendetta e giusto sdegno.
Esempio: Vai Rim. 25: E doppo avere alquanto E sospirato e pianto, Crollando il capo e digrignando i denti, Proroppe al fine in così fatti accenti.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: Gittandomi due sguardi fulminanti, Il capo ei crolla.
Definiz: § V. E Neutr. pass. crollarsi Piegarsi in qua e in là, Dimenarsi. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando.
Esempio: Soder. Anim. domest. 60 t.: Veramente e allora viene lodato il cavallerizzo di tutta provanza, quando sì forte in su la sella si mantiene a tutti i movimenti del cavallo, che senza crollarsi punto o dimenarsi, apparisce un corpo istesso d'una medesima persona.
Definiz: § VI. E detto di persona, e usato nella maniera Non crollarsi, vale propriamente Non fare il più piccolo movimento con la persona; e figuratam. Non commuoversi punto, Non dar segno di turbamento, Rimaner fermo, inflessibile.
Definiz: § VII. E Crollarsi d'un luogo, si usò per Smuoversi tanto o quanto da esso. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 8, 68: Il Saracin, ch'è forte e animoso, Nulla non par che dell'arcion si crolle.
Definiz: § VIII. E detto di combattenti, trovasi per Disordinarsi alquanto. –
Esempio: Vill. M. 5, 212: I nostri nel principio dubitarono, e crollaronsi.
Definiz: § IX. E Neutr. usato anche in forma di Neutr. pass. Muoversi, Vacillare, Tentennare, accennando di cadere. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 113: Vennero i fiumi, e l'acque e 'l vento, e percossero la detta casa, e non si crollò.
Esempio: Pallad. Agric. 20: Sieno i travicelli e correnti piani e sodi, sicchè per andare su per lo palco non si crolli l'edificio.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 460: Quando si scalzano e crollano [i denti delle pecore] e scemano e si corrompono, son vecchie.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1023: Vinto, e dal peso a poco a poco Crollando e balenando, il capo inchina.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 159: Repente Il limitare, il tempio e 'l monte tutto Crollossi intorno.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 39: Ne crolla il muro, e ruinoso i fianchi Già fessi mostra all'impeto de' Franchi.
Esempio: Mont. Poes. 1, 386: Del cielo infernal crollarsi intorno I firmamenti vede, e i suoi grand'archi Screpolati e scommessi.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 184: La verità è immobile, nè può crollare.
Definiz: § XI. E Crollare da una cosa, vale Smuoversi tanto o quanto da essa. –
Esempio: Segner. Pred. 405: Nessuno è così ben radicato nella sua santità, che non ne possa, non pur crollare, ma ancora precipitarne.
Definiz: § XII. Crollare, per estensione, detto di muro, edifizio e simili, vale Andare in conquasso. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 305: Tale è il mostro, o Cadmea nobile figlia, A cui guerra tu rompi, e tanto hai tolto Già dell'impero, ch'ogni sforzo è indarno, Se il ciel non crolla, a sostenerlo in trono.