1)
Dizion. 5° Ed. .
DILEGUARE.
Apri Voce completa
pag.331
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
DILEGUARE. Definiz: | Neutr. pass. dileguarsi Allontanarsi rapidamente dall'altrui vista, Sparire: e dicesi tanto di persona o d'animale, quanto di cosa. |
O dal lat. delinquere in senso di Mancare, Venir meno; onde il deliquium solis, che si disse per Ecclisse di sole, quasi scomparsa di esso, e
deliquus per Mancante; o da deliquere, Sciogliersi in liquido, Liquefarsi. ‒ Esempio: | Dant. Inf. 9: Come le rane innanzi alla nimica Biscia per l'acqua si dileguan tutte. | Esempio: | E Dant. Inf. 17: Si dileguò, come da corda cocca. | Esempio: | Pallad. Agric. 44: In questo modo il fumo riempie il buco, e muore la talpa, o ella si dilegua. | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 176: In picciola ora si dileguarono [i cani] in maniera, che più Nastagio non gli potè vedere. | Esempio: | Bern. Orl. 54, 21: Or dileguar fa quelle turbe, or queste. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 1: Per rara felicità di questo secolo si sono dileguate quelle nugole che aveano già tenuti lunga pezza intenebrati gli infelici tempi davanti (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Tass. Gerus. 7, 1: Alfin dagli occhi altrui pur si dilegua, Ed è soverchio omai ch'altri la segua. | Esempio: | E Tass. Gerus. 17, 78: Là sconfiggea i Normanni, e 'n fuga volto Si dileguava il già invitto Guiscardo. | Esempio: | Pindem. Poes. 299: Subitamente Vespa.... dileguossi D'augel notturno in guisa. |
Definiz: | § I. Poeticam. detto di suono, vale Rapidamente andare cessando. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 14: E fuggìo come tuon che si dilegua, Se subito la nuvola scoscende. |
Definiz: | § II. Figuratam. detto di cosa morale, ovvero di alcun accidente, infermità, e simili, vale Andare prestamente a finire. ‒ |
Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 287: E qualunque infermitade si toccasse colle predette vestimenta, o alcuna loro parte, incontanente si dileguava via, e rimanea l'uomo libero. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 71: E s'i' ho alcun dolce, è dopo tanti amari, Che per disdegno il gusto si dilegua. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 24, 72: Così a' prieghi de l'altra l'ira ultrice Di cor fugge a Zerbino, e si dilegua. | Esempio: | Tass. Gerus. 14, 56: Benchè alfine il sospetto.... si dileguasse al primo avviso. | Esempio: | Guar. Past. fid. 3, 1: Come saria l'amar felice stato, Se 'l già goduto ben non si perdesse; O quando egli si perde, Ogni memoria ancora Del dileguato ben si dileguasse. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 14: Al primo ingresso nel suo recinto provvisionale, si soffre un cenno di oppressione al respiro, che si dilegua in un momento. |
Definiz: | § III. Dileguarsi dal mondo o del mondo, o da un luogo, e solamente Dileguarsi, detto di persona, vale Sparire dalla vista di ognuno, Allontanarsi in modo che se ne perda ogni traccia. ‒ |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 287: Io mi dileguerò, ed andronne in parte, che mai nè a lui nè a te in queste contrade di me perverrà alcuna novella. | Esempio: | E Bocc. Decam. 3, 160: A doversi dileguar del mondo, per non far lieta colei, che del suo male era cagione,... dispose. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 364: Mi converrà delle due cose farne l'una: o dileguarmi dal mondo, o morire in prigione. | Esempio: | Salv. Spin. 5, 9: Sì che disponti, da persona di partito, di lasciarmi il mio d'accordo, e dileguarti di questa terra, prima che la cosa venisse a luce. | Esempio: | E Salv. Spin. appr.: Onde i Guelfi, Guelfo credendomi, per non lasciarmi in mano de' nimici, dileguandosi, mi menaron con esso loro. |
Definiz: | § IV. E con maniera latina, trovasi per Sciogliersi, Liquefarsi: ma usato solo nel modo figurato Dileguarsi in pianto, per Piangere dirottamente e continuatamente, Sciogliersi in lagrime. ‒ |
Esempio: | Segner. Mann. febbr. 3, 3: Come sarebbe possibile che tu non ti dileguassi in amaro pianto? |
Definiz: | § V. E pur figuratam. per Andare consumandosi, rifinendosi. ‒ |
Esempio: | Sannazz. Arcad. 41: L'invidia, figliol mio, sè stessa macera, E si dilegua come agnel per fascino. |
Definiz: | § VI. A modo di Neutr. Sparire; e figuratam. Prestamente cessare, finire. |
Esempio: | Tass. Rim. 3, 219: Mirar due meste luci in dentro ascose, Una pallida fronte, un corpo esangue, E dileguando dalle guance il sangue, Gelar le brine, e impallidir le rose. | Esempio: | Chiabr. Rim. 3, 350: Per opra sua dileguerà lo sdegno, Che ogni alma infiamma ed ogni petto indura, E fra noi bella pace avrà suo regno. |
Definiz: | § VII. Att. Sgombrare, Toglier via; usato anche in locuz. figur. ‒ |
Esempio: | Segner. Mann. ott. 1, 2: Lume sì, ma sol di lucerna, la qual non può dileguarci affatto le tenebre dalla mente. | Esempio: | Parin. Poes. 11: Poi coll'indice destro, lieve lieve Sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua Quel che riman della cimmeria nebbia. |
Definiz: | § VIII. E per Sperdere, Struggere, Mandare in dileguo. ‒ |
Esempio: | Segner. Mann. genn. 28, 4: Un diluvio di fuoco così peggiore ti cada addosso per tutti i secoli, senza che mai ti dilegui, senza che mai ti distrugga. |
Definiz: | § IX. Trovasi anche detto iperbolicam. per Mandare o Condurre in luoghi remotissimi, sicchè non si abbia più notizia della persona. ‒ |
Esempio: | Dav. Tac. 2, 258: Questi [figliuoli] ci son fitti nelle milizie, e dileguati a servire. |
Definiz: | § X. Trovasi altresì, con maniera latina, per Stemperare, riducendo liquido. ‒ |
Esempio: | Intellig. 42: E chi 'l dilegua co la mela grana (l'ematite), Le piaghe e le ferite, ugnendo, sana. |
|