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Dizion. 5° Ed. .
LEGISLATORE.
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LEGISLATORE. Definiz: | Sost. masc. Colui che fa, dà, pone, le leggi. |
Dal lat. legislator. – Esempio: | Machiav. Disc. 8: Coloro che leggeranno qual principio fosse quello della città di Roma, e da quali legislatori e come ordinato, non si maraviglieranno che tanta virtù si sia per più secoli mantenuta in quella città. |
Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 68: Ricorrere all'intenzione del legislatore, mostrando che e' volle proibire generalmente ogni simil errore; lodar la legge, come sufficiente e cautamente e diligentemente scritta. | Esempio: | Tass. Lett. 2, 55: E chi riguarda l'intenzione de' legislatori, vedrà Che il proponimento di tutti è stato di formar leggi utili a quella maniera di governo ch'essi procuravano di fondare, o d'uno o di pochi o di molti ch'egli fosse. |
Esempio: | Menz. Poes. 1, 26: E 'l gran legislator, colmo di zelo, Gridò rivolto al cielo: Viva il Signor, che i servi suoi conforta. |
Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 29: Gli antichi legislatori quelle arti che più proprie erano per la felicità..., quelle scelsero per adornare di nobiltà coloro che le professavano. | Esempio: | Martin. T. V. 1, Ded.: Le presento il più grande e illustre modello, in cui possano specchiarsi i legislatori e i pastori di popoli. |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 2, 9: Così per reggere gli uomini debbono i legislatori adoperare quel modo, che dalla natura della umana spezie è necessitato. | Esempio: | Giobert. Ges. mod. 4, 467: I savi legislatori puniscono il ladro che assalta il viandante o s'insinua di soppiatto nelle case. |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 20: I delitti erano enumerati e particolareggiati con minuta prolissità, le pene pazzamente esorbitanti e, se non basta, aumentabili, quasi per ogni caso, ad arbitrio del legislatore stesso e di cento esecutori. |
Esempio: | Capp. Pens. Educ. 304: I moralisti d'oggidì, e i legislatori delle nazioni, mi pare somiglino a quell'antico pittore che ec. |
Esempio: | Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 37: Che? Sete voi qua forse il legislatore o il riformatore delle pandette della lingua? o, come direbbe il Bartoli, l'imperatore dell'alta e della bassa grammatica? |
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