Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LESTRIGONE.
Apri Voce completa

pag.251


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
LESTRIGONE.
Definiz: Sost. masc. Uomo crudele; ma è voce oggi poco comune. Dal nome di un popolo che gli antichi credevano si cibasse di carne umana. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 9: Più crudo e più fellone D'ogni Ciclope e d'ogni lestrigone.
Esempio: Bern. Orl. 48, 1: Di questi antropofaghi e lestrigoni È gran dovizia ne' nostri paesi, Ch'han quei dentacci lunghi e quegli unghioni ec.
Esempio: Car. Rim. 76: Dunque un antropofago, un lestrigone.... Osa.... versare in faccia al sole Il sangue (oimè) d'un suo figlio innocente.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 5: Anche tu, scroccatore, spulcialetti; Anche tu, lestrigon succiamalati..., esci al sereno.
Esempio: Bard. P. Avinav. 14, 44: Qualunque non l'aiuta era un dragone, Era un antropofago, un lestrigone.
Definiz: § E per Mostro immaginario e spaventoso. —
Esempio: Grazz. Comm. 131: Ci restano gli spiriti delle tenebre, che sono demonj, diavoli, orchi, streghe, tregende, setanassi, versiere, arpie, ermafroditi, lestrigoni, e infiniti altri.
Esempio: Buonarr. Sat. 9, 281: Zannuti verri v'han, mordaci cani, Voraci arpie, pardi, leoni e orsi, E lestrigoni orribili profani.