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1) Dizion. 5° Ed. .
DESTERITÀ.
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Dizion. 5 ° Ed.
DESTERITÀ.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Destrezza, nel senso figurato di Accortezza, Avvedimento, Sagacità: ma è voce oggi poco comune.
Dal lat. dexteritas. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 219: Ingegno, sapere, giudicio, desterità, modestia e tant'altre virtù.
Esempio: Guidicc. Lett. 69: Io sarò con Sua Maestà Cesarea, e con quella desterità che saprò, toccherò quel che mi parerà utile ed opportuno.
Esempio: Mart. V. Lett. 50: Io lodo nondimeno.... l'occasione che con tanta desterità vi procacciate per le lodi vostre e per li biasimi altrui.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 541: In ciò userete quella desterità che a voi parerà.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 155: Dotato di singolare accorgimento, di estese cognizioni e d'incomparabile desterità, non era forse in tutta Francia altr'uomo più abile di lui per un tale incarico.