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1) Dizion. 5° Ed. .
CACCIAMENTO
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CACCIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto del cacciar via, Sbandeggiamento. –
Esempio: Giamb. Oros. 74: Non solamente il cacciamento d'uno re, ma la iura fatta di cacciare il nome e la segnoria de' re, apertamente il manifesta.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 491: Femmina, capo di peccato, arme del dimonio, cacciamento di paradiso.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 78: Nel cacciamento delli spiriti superbi dal cielo nell'abisso.
Esempio: Vill. G. 4, 77: E si mutò stato in Firenze, sanza null'altra turbazione o cacciamento di genti.
Esempio: Vill. M. 541: Era infamato degli omicidj,.... e de' cacciamenti di molti cari ed antichi cittadini di Pavia.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 592: Ma questo sospetto crebbe allora fuor di modo, quando venute a manifesta rottura, e seguiti di qua e di là cacciamento delle parti guelfe e ghibelline ec.
Definiz: § E per similit. –
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 367: Avendo [l'acqua] ad ubbedire con la fuga di sè al cacciamento dell'acqua cadente, che la caccia dal suo sito, e trovando la vicin'acqua, che non riceve il colpo, non essere preparata a simil fuga, non può così presto penetrare fra essa.