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INGOMBRARE, e talora anche INGOMBERARE.
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INGOMBRARE, e talora anche INGOMBERARE.
Definiz: Att. Occupare in modo da impedire l'uso di prima, Impacciare, Impedire con la propria occupazione, riferito a luogo o spazio, e detto sia di persona, sia di cosa; ma prendesi altresì per semplicemente Occupare. E usato assolutam., vale Occupare spazio in modo da recare impaccio.
Dal franc. encombrer, provenz. encombrar; formato dalla prep. en e da combre, corruzione, mediante forse la forma comble, del lat. aureo cumulus, onde il latino medioevale combri, che pare valesse Legna, o Mucchi di legna, tagliate e poste sulle vie per impedire il passo. –
Esempio: Tass. Gerus. 10, 33: Così gli disse; e 'l cavaliero allotta Col gran corpo ingombrò l'umil caverna.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 62: E si lancia a gran salti ove si fende Il muro, e la fessura adito face; Ed ingombra l'uscita: e grida intanto.... A Soliman...: Solimano, ecco il loco, ed ecco l'ora, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 1: E ch'era il campo amico al fin s'accorse, Che tutto intorno il ciel di polve adombra, E i colli sotto e le campagne ingombra.
Esempio: Galil. Op. V, 127: Ingombrando esse (le macchie solari) molto piccoli spazj nel disco solare,... bisognerebbe che le fossero moli non maggiori di picciolissime nugolette.
Esempio: Parin. Poes. 76: Or chi è quell'eroe che tanta parte Colà ingombra di loco, e mangia e fiuta?
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 43: O svergognata pianta, In quale esteso giro Spandi i tuoi rami, e quanta Aria intorno ne ingombri!
Esempio: E Fiacch. Fav. 1, 72: Si tolga Costui, che l'aria inutilmente ingombra.
Esempio: Giust. Vers. 149: Sostanza tenue Che poco ingombra, Anello medio Fra il corpo e l'ombra.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 366: Movendo io là dove più folto il bosco Il calle angusto al vicin campo ingombra, Odo ec.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 185: Poche scope nuove, allargate e congegnate in modo, che i bachi vi possano penetrare facilmente e allogarvisi a loro piacere e trovarvi appigli, valgono a ricettare più bachi che non molti mannelli fitti, i quali ingombrano e soffocano.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 132: Vi trovaron quel tale già piantato in sentinella, che ingombrava mezzo il vano della porta, appoggiato con la schiena a uno stipite.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 106: Già v'accorre il pastor, già scopre e sfronda L'asilo alla famiglia sventurata; Già le sovrasta e con la man spietata L'adito ingombra al nido e lo circonda.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 17, 80: Già confina col ciel (l'albero della casa Guelfa), già mezza ingombra La gran Germania e tutta anco l'adombra.
Esempio: Parin. Poes. 140: A quel suono Degna superbia in cor ti bolle, e face L'anima eccelsa rigonfiar più vasta! Entra in tal forma, e del tuo grande ingombra Gli spazj fortunati.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 340: Una gran nube Di dolor gl'ingombrò la mente e gli ocelli.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 318: Egli, vorrei ne dicesse, di quante false e perniciose pratiche s'ingombri sovente, per troppa raffinatezza, l'educazione fisica dei bambini.
Definiz: § III. Pure riferito a luogo, e detto in particolare di esercito, di milizie, e simili, vale Occupare e tenere fortemente con l'armi; ma non è comune. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 355: In Sannia l'altro console avea maggiore forza, ma egli era impacciato per li passi, che li nemici aveano presi e ingombrati, e aveano sì chiuso il cammino che vittuaglia non gli potea venire.
Definiz: § IV. E detto poeticam. di regno, stato, e simili, vale Distendersi per tutto lo spazio indicato dal compimento, Occuparlo con la propria giurisdizione. –
Esempio: Tass. Gerus. 17, 5: Volgendo gli anni, il regno è stabilito Ed accresciuto in guisa tal, che viene, Asia e Libia ingombrando, al sirio lito Da' marmarici fini e da Cirene.
Definiz: § V. Altresì poeticam., detto di cose fisiche, come tenebre, suono, e simili, e riferito a luogo o spazio, vale Diffondersi per quello, Riempirlo, e simili. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 113: E 'l suon, che l'aere ingombra, Chiara tra noi fa fede ec.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 65: Ecco subita notte il tempio ingombra.
Definiz: § VI. Pure poeticam., detto di ornamenti, e riferito a persona, per Ricoprire con profusione ed impaccio. –
Esempio: Parin. Poes. 87: Aurei monili E gemme e nastri, glorïose pompe, L'ingombran tutto; e gran titolo suona Dinanzi a lui.
Definiz: § VII. Altresì per Occupare, Abbracciare, Riempire, e simili, riferito figuratam., così a spazio di tempo, come a somma o quantità. –
Esempio: Adr. G. B. Stor. 86: Le quali somme erano tali, che non solo la valuta de' beni della casa de' Medici, ma molto maggior somma ingombravano.
Esempio: Grazz. Pros. 28: Ed erano appunto tanti, che, faccendo ognuno la sua cena, tutta ingombravano la settimana, che a ciascuno toccava la sua volta.
Definiz: § VIII. Costruito con un compimento retto dalla particella Di, e riferito a luogo o spazio, vale Empirlo, Riempirlo, di ciò che è indicato dal compimento. –
Esempio: Bemb. Rim. 74: Come 'l sol di luce il mondo ingombra, E la nebbia sparisce inanzi al vento; Così ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 48: D'arme ingombrando e quella parte e questa, Le custodite genti innanzi invia Nella gran torre, ed egli ultimo resta.
Esempio: Segner. Pred. 433: E non è ella (Vostra Maestà), che quattro eserciti ben poderosi levando in un tempo stesso, ha tutta l'Asia orribilmente ingombrata d'armi e d'armati....?
Definiz: § IX. Figuratam., detto così di persone, come di cose, e più comunemente di cose morali, e riferito a persona, a cuore, animo, e simili, vale Riempire, Invadere, Occupare, Preoccupare, e simili, di sè, o di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 2: La qual [viltà] molte fiate l'uomo ingombra Sì che d'onrata impresa lo rivolve.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 42: Colla forza d'amor nel mio cor siede Sì bella, ch'altra donna non m'ingombra.
Esempio: Petr. Rim. 2, 238: E 'l rosignuol, che dolcemente all'ombra Tutte le notti si lamenta e piagne, D'amorosi pensieri il cor ne 'ngombra.
Esempio: Med. L. Op. 1, 32: Fortuna, come suol, pur mi dileggia, E di vane speranze ognor m'ingombra; Poi si muta in un punto, e mostra che ombra È quanto pei mortal si pensa o veggia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 58: Sol Norandin non vuol seguir nostr'orma, L'amor de la sua donna sì lo 'ngombra, Ch'alla grotta tornar vuol fra la torma.
Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 15: Ancide quei di mille morti nuove, E questi ingombra di spavento e duolo.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 65: Contra l'arme di costei non meno Si mostrò di Tancredi invitto il core; Però ch'altro desio gl'ingombra il seno, Nè vi può loco aver novello ardore.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 40: Io non se 'l ver miri, o sogno od ombra; Così alto stupore il cor m'ingombra.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 40: O figlie di Piero, E qual follia v'ingombra?
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 128: Pur sì vago in mirarlo (Espero) alcun non sente Quel sì caro piacer che l'alma ingombra Quando volgiamo i lumi al dì nascente.
Esempio: Leopard. Poes. 83: Oblivïone ingombra I tuoi pensieri, e gli avviluppa il sonno.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Qual t'ingombra stupor! perchè costei, Bellissima di forme e di costumi, È negli anni più verdi, e dell'altero L'etade alla vecchiezza omai dechina?
Definiz: § X. Trovasi per Invasare, detto di mali spiriti, e riferito a persona. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 13 t.: Altri [mali spiriti] sono che sono dati a tanto furore e a tanta crudeltade, che non si appagano di tormentare solamente di crudele laceramento coloro cui eglino (i demonj) ingombrano quanto al corpo, ma eziamdio ec.
Definiz: § XI. Vale anche, poeticam., Impacciare, Impedire, comecchessia, nei proprj atti o moti, riferito così a persona, come a cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Non questi che m'ingombra Col capo sì ch'io non veggio oltre più.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Ora se innanzi a me nulla s'adombra, Non ti maravigliar più che de' cieli, Che l'uno all'altro raggio non ingombra.
Esempio: Petr. Rim. 1, 51: Nè altro impedimento, ond'io mi lagni, Qualunque più l'umana vista ingombra, Quanto d'un vel che due begli occhi adombra.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 61: Raggio non ingombra: cioè non occupa, non impaccia lo raggio del superiore cielo lo inferiore, sì che non passa giuso in fine a la terra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 26: E fa crollar sì il mirto ove è legato [il destriero], Che de le frondi intorno il piè gli ingombra.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 188: Vanno affrettando i passi quanto ponno, Sotto l'amata soma che gl'ingombra.
Definiz: § XII. Pur riferito a persona, vale Distornare, Trattenere, dal fare, o Impedire che faccia, checchessia. –
Esempio: Stor. Barl. 109: Sappiate che sopra tutte le cose abbo desiderato di fuggire le vanitadi di questo mondo.... Ma la durezza del mio padre m'ha molto ingombrato: e per osservare lo suo comandamento,... sì mi sono così istato.
Esempio: Petr. Rim. 2, 159: Quel sì pensoso, è Ulisse, affabil ombra, Che la casta mogliera aspetta e prega: Ma Circe, amando, gliel ritiene e 'ngombra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 66: Così lo spirto mio per le belle ombre Ha molti dì aspettato il venir vostro: Sì che mai gelosia più non t'ingombre, O Bradamante, ch'ami Ruggier nostro.
Definiz: § XIII. Riferito poeticam. a mensa, vale Fornire, Empire, costruito con un compimento; e usato senza compimento, vale Apparecchiare, Preparare: anche in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 63: L'avaro zappador.... Ogni gravezza del suo petto sgombra, E poi la mensa ingombra Di povere vivande.
Esempio: Poliz. Rim. C. 32: La villanella all'uom suo 'l desco ingombra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 59: Dentro la cella il vecchio accese il fuoco, E la mensa ingombrò di varj frutti.
Esempio: Cas. Rim. 1, 40: Fallace mondo, che d'amaro cibo Sì dolce mensa ingombri.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 318: Chi ingombra 'l desco, e chi fa fora 'l foco, Sott'a quel faggio ch'è più lor propizio.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 28: V'è chi d'abbominevoli vivande Le mense ingombra scellerate e felle.
Definiz: § XIV. Si usò per Occupare e appropriare a sè, Usurpare, riferito a sostanze, beni, e simili. –
Esempio: Grazz. Pros. 36: La Corte si ingomberò tutte le sustanze state di Guglielmo, faccendosi gran meraviglia pur ognuno che non si fusse trovato danari.
Esempio: Tass. Mond. cr. 141: Già colui fatto ingiurïoso ed empio, Del poverel vicino i beni ingombra.
Definiz: § XV. E riferito a entrate, a rendite, e simili, si usò per Consumare, Ingoiare, e simili. –
Esempio: Giannott. Op. 2, 162: Ma quello che gran parte delle nostre entrate ingombra, sono tre Monti: de' quali l'uno è chiamato il Monte vecchio, l'altro il nuovo, il terzo novissimo.
Esempio: Sassett. Lett. 125: Le madreperle e altre fantasie di mare, ch'e' conducono di là, non hanno numero, e son tutte cose che ingombrano molti denari.