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CARDINE.
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CARDINE.
Definiz: Sost. masc. Strumento di ferro o d'altro metallo, in forma di arpione o di pernio, sul quale si sostengono e girano le imposte degli usci, delle finestre, e simili.
Dal lat. cardo. –
Esempio: Dant. Purg. 9: E quando fur ne' cardini distorti Gli spigoli di quella regge sacra.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 217: Era sì ordinata quella porta, con tanta gravità di metallo, che quando s'apria ruggivano sì forte li cardini e li subbielli, che tutta Roma l'udia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 200: L'entrata non v'ha porta, e non si serra, Perchè girando il cardine non strida.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 2: Le porte quì d'effigiato argento Su cardini stridean di lucid'oro.
Esempio: Grand. Instit. mecc. 10: Quindi si ha la ragione, perchè riesca più facile aprire una porta, o l'imposta d'una finestra, o 'l coperchio di una cassa, applicando la mano nel luogo più lontano dagli arpioni o cardini sopra de' quali deve rivolgersi, che applicandola più vicino.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 237: In essi [buchi rotondi] si rivolsero i cardini di due partite d'uscio, cioè due legni, o pezzi di metallo rotondi ch'entravano sopra e sotto ne' buchi, e giravano.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 196: Ma quale Di rugginosi cardini improvviso Stridore ascolto?
Definiz: § I. E per Qualsivoglia pernio, sul quale si sostenga e si volga checchessia. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 17: Fece.... edificar Curione due ampissimi teatri di legno contigui fra sè, ma in modo tale che gli spettatori venissero a sedersi a schiena gli uni degli altri, situate nelle parti opposte le scene. Questi teatri non erano fondati in terra, ma sospesi e librati in aria, cioè posanti ciascheduno sopra un cardine o perno, e però atti a esser mossi e fatti girare attorno con tutto l'infinito popolo che vi era sopra. La mattina si rappresentavano azioni sceniche: dopo mezzo giorno si facean d'improviso girare i teatri finchè venissero a essersi in faccia: di poi precipitando i tavolati, si congiungevano i corni dell'uno e l'altro, e si formava un recinto intero e perfetto, ch'è quanto dire un anfiteatro, nell'area del quale venivano a combattere i gladiatori.
Esempio: E Maff. Veron. illustr. 5, 19: Credibile per altro è che i cardini non a reggere tutto il peso, come Plinio dice, ma servissero principalmente a contenere nella divisata linea i teatri.
Definiz: § II. E figuratam., riferito a cose morali. –
Esempio: Crudel. Pros. 147: I due cardini sopra i quali si regge il piacere, sono l'amicizia e l'amore.
Definiz: § III. Cardini sono dette, alla maniera latina, le due estremità dell'asse intorno al quale sembra che giri la sfera celeste; Poli. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 5, 22: Etiopi furo primamente ditti, Secondo che alcun scrive e propone, Sotto 'l meridian cardine son fitti.
Esempio: Dant. E. Procl. Sfer. 2: Da' Latini [i poli] sono chiamati vertici, o cardini, per la ragione detta, volgendosi il mondo sopra di essi.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 237: Però Vitruvio chiamò cardini quelli intorno a' quali immaginiamo aggirarsi il mondo, da' Greci detti poli.
Definiz: § IV. Cardini trovasi detto anche per Punti cardinali. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 88: Acciocchè trasposta sia volta, o incontra posta a' medesimi cardini del cielo.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 95: Or se io per le quattro sue facciate [del Mausoleo], riguardanti ciascuna un de' quattro cardini principali del mondo, intenderò ec.