Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LARO
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Dizion. 5 ° Ed.
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LARO.
Definiz: Sost. masc. Uccello aquatico, detto comunemente Gabbiano: ma oggi è voce che serve solo a denotare il Genere dei gabbiani.
Dal basso lat. larus, e questo dal grec. λάρος. –
Esempio: Bibb. N. 2, 275: Lo struzzo, la nottola, e uno uccello che si chiama laro, il quale sta nell'acqua, ed il smergone.
Esempio: Salvin. Opp. 9: Chi con ricci di mar, rinoceronti Comparerà, o laro con stambecchi?
Esempio: Martin. T. V. 3, 325: E la civetta, e il laro, e lo sparviere.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 129: Indi l'acque radea velocemente, Simile al laro, che pe' vasti golfi S'aggira in traccia de' minuti pesci, E spesso nel gran sale i vanni bagna.