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1) Dizion. 5° Ed. .
GABELLIERE.
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GABELLIERE.
Definiz: Sost. masc. Colui che riscuote la gabella alle porte o a' confini. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 66: Infino alla porta a San Gallo il vennero lapidando. Quindi.... alquanto con le guardie de' gabellieri si ristettero, ec.
Esempio: Band. Legg. C. 10, 339: Gli gabellieri delle porte sieno tenuti e debbino, per debito di loro uffizio, a quali si sieno forestieri, che per transito venissino, e portassino o valigie o fardelli, all'arrivo loro alle porte, domandarli dove torna loro più commodo mostrar le robe, o lì alla porta o alla dogana; e quelli che volessero condurle in dogana, detti gabellieri sieno tenuti, ec.
Esempio: Salv. Granch. 3, 9: Come e' fu alla porta, i gabellieri Gli furono in un tempo tutti addosso.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 350: Quando andate a cavallo per la città, con tutte le merci in groppa che voi volete, i gabellieri non vengono a darvi impaccio, nè vi richieggono un puro quattrin di dazio: ma quando siete per uscir poi dalle porte, allora si fanno innanzi, e gridano, e guardano, e non si sanno rimaner dal rivolgervi le valige, finché confidano di avere a cogliervi in frodo.
Esempio: Magal. Lett. 129: Ma arrivati alla porta, dettoci da' gabellieri, che era un'ora ch'egli era entrato in Firenze, ec.
Esempio: Giacomell. Carit. 32: Pe' gabellieri abbiamo scansato la città; e il bastimento è fermo lontano.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 48: Ordinò.... ai comandanti delle fuste armate che avessero a fare l'uffizio dei gabellieri.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 335: Lo faceva, dico, ogni volta che potesse esser sicuro che non lo vedessero nè gabellieri, nè birri, nè esploratori.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 261: Quattro mi pare che ella mi significasse essere le principali cose che erano state giudicate nel consaputo sonetto non gabellabili, senza esser riconosciute se erano robe forestiere e proibite nel regno poetico, o per legittime e paesane, e però ammesse e lasciate passare dai gabellieri di esso regno.
Definiz: § II. Si disse per Colui che riscuote gabelle o dazj, o una data gabella o imposizione, per conto del Comune o dello Stato; ovvero, Chi esercita per conto di essi un particolare spaccio o vendita: Appaltatore dì gabelle. –
Esempio: Vill. G. 649: E oltre a ciò, ordinaro una gabella di danari quattro per libbra sopra ogni gabelliere della somma che comperasse gabelle dal Comune.
Esempio: Vell. Cron. 81: Ove stetti da quarantacinque dì a salaro del Comune, e oltre a ciò io ebbi provvisione dalla Mercatanzia e da' Gabellieri del sale buona e bella, avendosi a ragionare di loro fatti.
Esempio: E Vell. Cron. 99: Fui all'uficio della Grascia, de' Difetti, e Gabellieri grossi, e molti altri uficj, e Gonfaloniere di Compagnia.
Esempio: Sacch. Op. div. 167: Scipione.... fece li Romani giurare di non abbandonare la patria: e così rivocòe la pietade loro che già era partita; e promisono e offersono li gabellieri, essendo la repubblica poverissima, che le cose del comune così facessono come la repubblica sborniasse di moneta, e che darebbono ogni cosa, non raddomandando se non in fine della guerra.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 14, 133 t.: Di che seguì che molti de' sobborghi venderono vino; e ora pare che, a stanza de' gabellieri che avevono comperato la gabella del vino, tu gravi quelli tali, che così venderono.
Definiz: § III. Gabelliere degl'impacci, figuratam. e scherzevolmente, si disse di Chi si pigli brighe che non gli toccano, s'occupi senza motivo de' fatti altrui. –
Esempio: Monet. Poes. 18: Ora di biasmo alcune voci sento Di certi gabellieri degl'impacci, Che de' versi di amor aman l'accento, Stimando opra da ciechi i miei versacci.