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ORICALCO.
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ORICALCO.
Definiz: Sost. masc. Nome che dagli antichi si diede a un Metallo prezioso, di origine e tempra ignote, e che veniva imitato, specialmente mescolando l'oro col rame.
Dal lat. orichalcum, e questo dal grec. ὀρίχαλκον. –
Esempio: Apoc. volg. P. 5: E li piedi suoi erano simili all'oricalco quando arde nella fornace.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 62: Il metallo giallo di questi due medaglioni di Nicea.... ci fa nondimeno sovvenire del metallo molto stimato di questa città...; il quale era d'un colore di bel giallo..., conforme osserva il Salmasio, che porta un lessico antico, che lo chiama oricalco.... L'oricalco è il metallo Niceno, che si fa con la cadmia.
Esempio: Martin. T. N. 6, 263: E i piedi di lui simili all'oricalco, qual egli è nell'ardente fornace.
Esempio: E Martin. T. N. Not.: L'oricalco, secondo la più probabile opinione, è una sorta di rame più prezioso dell'ordinario.
Definiz: § I. E semplicemente per Ottone. –
Esempio: Bibb. N. 3, 345: E le vasa dette di sopra; e tutte le vasa che Iram fece a Salomone nella casa di Dio erano d'oricalco, cioè d'ottone.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 7: Pur sono al mondo degli orbi non pochi, Che comperan per oro l'oricalco, Per grisolito ed ambra l'orichicco.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 115, 2: Ottone. Rame alchimiato ch'à il color simile all'oro; dicesi anche oricalco dalla voce greca, imperocchè si fa di rame, detto da' Greci chalco.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 455: Per oro l'oricalco. Oricalco, ottone.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 521: Nè solo contien quest'idra nelle sette sue teste la malvagità de' sette vizj capitali; ma diffonde una tal bava che tramuta nascosamente in falso oricalco l'oro fino d'ogni virtù.
Definiz: § III. E per Oggetto d'oricalco, o d'altro simile metallo. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 131: Non arem troppi stagni o oricalchi, Ma quantità di piattegli e orciuoli.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 25: Gli arazzi trai di Fiandra e d'Alemagna, Porta oricalchi e tele.
Definiz: § IV. Figuratam., e più spesso nel plur., vale Tromba. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 113: E fa gridarlo al suon degli oricalchi Vincitor de la giostra di quel giorno.
Esempio: Car. Eneid. 3, 407: Miseno.... col canoro suo cavo oricalco Ne diè cenno a' compagni.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 38: Ecco i tamburi a un tempo o gli oricalchi De l'apparir del re diedero segni.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 432: Altro non odo, Salvo oricalchi, e minacciosi araldi Forte battendo logorar le cuoia D'aspri tamburi.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 3: Givano avanti.... i trombetti della città co' lor sonori oricalchi.
Esempio: Fag. Rim. 3, 320: All'etera, Alata dea, con gli oricalchi tuoi Manda di Benedetto i pregi.